ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

giovedì 8 novembre 2012

«Dimmi dove ti nascondi», quando la danza racconta la crisi

Per quanto tempo una catastrofe rimane viva nell’immaginario collettivo? In che misura e come può modificare credenze, abitudini, rapporti sociali, stili di vita? Sono queste due domande a fare da filo rosso a «Dimmi dove ti nascondi», ultima produzione della compagnia toscana «Motus», che, nella serata di sabato 17 novembre (alle ore 21.15), debutterà al teatro dei Rinnovati di Siena.
Lo spettacolo, per la coreografia di Simona Cieri e con il soggetto di Rosanna Cieri, vedrà salire sul palco Veronica Abate, Martina Agricoli, Andrè Alma, Maurizio Cannalire e Simona Gori, cinque talentuosi ballerini impegnati a spiegare come crisi e disastri possano trasformarsi in un mezzo di riscatto, in un’importante opportunità di miglioramento.
Il lavoro -realizzato con il sostegno della Regione Toscana e del Comune di Siena, in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo- tradurrà, dunque, in danza tutta la drammaticità e la suggestione della parola «crisi» che, in cinese, si scrive mettendo insieme l’ideogramma che indica «pericolo» con quello che indica «opportunità».
«Nell’era dell’immediatezza e della comunicazione globale, tutti i disastri che si affastellano l’uno sull’altro nei salotti delle nostre case creando una inquietante sensazione di precarietà e minaccia globale, possono così rappresentare – spiegano gli ideatori di «Dimmi dove ti nascondi»- non solo un evento terribile ma anche, paradossalmente, l’occasione per imparare dagli errori in modo da non ripeterli in futuro, conservando dentro di sé una sorta di memoria delle crisi».
«Quando si vivono esperienze così estreme come quelle di una catastrofe di vaste proporzioni, si squarcia all’improvviso il velo di protezione che ci salva dal pensare alla precarietà e alla finitezza umana -spiega Rosanna Cieri- tutti i punti di riferimento vacillano e le sicurezze crollano come i palazzi di via XX settembre all’Aquila. Di fronte alle catastrofi, al di là degli errori e delle negligenze umane, resta una parte che sfugge alle nostre possibilità di controllo, una parte di imprevisto e di contingenza, che ci pone davanti alla nostra vulnerabilità e che ridimensiona le idee di onnipotenza e di totale prevedibilità. Da questa nuova consapevolezza parte l’ispirazione per uno spettacolo che mette in scena tutti i volti della catastrofe». 


Didascalie delle foto
[figg. 1 e 2] Una scena di uno spettacolo della compagnia «Motus» 

Informazioni 
«Dimmi dove ti nascondi», con la compagnia «Motus». Teatro dei Rinnovati, piazza Il Campo – Siena. Sabato 17 novembre 2012, ore 21.15. Ingresso libero. Informazioni: Promozione Motus, Piazzetta Don Perucatti, 5 - Siena, tel. e fax 0577.286980.

martedì 2 ottobre 2012

«The Return», cinquant’anni di Beatles in scena a Lugano

John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison: in una parola i Beatles. Sono passati cinquant’anni da quando i «favolosi quattro» di Liverpool firmavano il loro primo contratto discografico ed usciva nei negozi il 45 giri «Love me do». Era il 5 ottobre 1962. Iniziava così un’avventura destinata a entrare nell’Olimpo della musica con canzoni come «Yesterday», «Michelle», «Ob-la-di, Ob-la-da», «Let It Be».
Per festeggiare quella che, con il suo oltre un milione di dischi venduti, è considerata una delle più grandi leggende del rock mondiale è stato ideato il concerto-spettacolo «Beatles – The Return», che andrà in scena in esclusiva europea a Lugano, al Palazzo dei Congressi, in apertura della programmazione 2012/2013 della stagione «Luganoinscena».
L’appuntamento è per sabato 13 ottobre, alle 20.30, quando Richard Stelling, Shane Landers, Michael Fulop e Adam Thurston, capelli a caschetto e completo nero stile Beatles, saliranno sul palco per ricreare il divertimento, l’energia e l’entusiasmo della cultura pop nata dalla cosiddetta ‘Beatlemania’.
Dopo esibizioni in tutto il mondo, incluso il Cavern di Liverpool e gli Abbey Road Studios di Londra, e nell’ambito di una tournèe internazionale che si protrarrà fino al prossimo maggio, la band americana «The Return» -«la più vicina agli originali!», secondo la definizione del presidente degli Hard Rock Café- renderà il pubblico protagonista di un evento coinvolgente e appassionante: un viaggio in note alla scoperta o alla riscoperta del gruppo rock britannico, che ha cambiato la musica e il nostro modo di vivere e che ha costituito la colonna musicale e il punto di riferimento per intere generazioni.
Dalla musica alle voci, dalle movenze al look, «Beatles – The Return» sarà la copia esatta dei concerti dei «favolosi quattro», le cui canzoni sono, oggi, considerate dei ‘classici’ e sono oggetto di arrangiamenti e riscritture negli ambiti più diversi, come dimostra anche il recente omaggio Lennon-McCartney reso dalla prestigiosa Royal Philarmonic Orchestra.
Da «Help» ad «I Want to Hold your Hand», passando per «A Hard Day’s Night», «Ticket to Ride», «Can’t Buy Me Love» e non solo: la prima parte dello spettacolo sarà un omaggio ai brani più famosi degli esordi. Mentre la seconda proporrà pezzi composti dopo il ritiro dalle scene e mai suonati dal vivo come «Sgt. Peppers», «Hello Goodbye», «Penny Lane», «Here Comes the Sun», «Come Together». Si tratta di canzoni che per l’originalità delle invenzioni melodiche e strumentali hanno aperto nuove vie alla musica pop-rock, proponendo contaminazioni con la world music (con la musica indiana, per esempio, che proprio grazie a Beatles conosce una diffusione planetaria), la musica sinfonica, l’elettronica.
Un debutto, dunque, in grande stile per la sezione «Musicalmente» di «Luganoinscena», che, durante l'anno, delizierà il pubblico con eventi come «Piano Twelve», un concerto da Mozart a Sting con un’orchestra di dodici pianoforti a coda, o come «Afro-Blues», performance del grande musicista africano Baba Sissoko, o come ancora l'esibizione di Emir Kosturica e della sua «No Smoking Orchestra» e una curiosa rivisitazione del «Don Giovanni» di Mozart.

Didascalie delle immagini
[figg. 1, 2, 3] Immagini promozionali del  concerto-spettacolo «Beatles – The Return»

Informazioni utili 
«Beatles – The Return». Palazzo dei Congressi, piazza Indipendenza, 4 - Lugano (Svizzera). Ingresso:  da ChF 57,60 a ChF 35,20 (prezzi disponibili su TicketCorner.ch). Informazioni: Dicastero Attività culturali, viale S. Franscini, 9 - Lugano, tel. +41(0)58.8667280 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 16.00), Prevendita: www.luganoinscena.com, www.ticketcorner.ch o presso tutti i punti vendita Ticketcorner (Manor, La Posta, Stazioni FFS). Quando: sabato 13 ottobre 2012, ore 20.30.

venerdì 28 settembre 2012

Vicenza ritrova uno dei suoi simboli: la Basilica Palladiana

Vicenza ritrova la sua Basilica Palladiana. Sabato 6 ottobre riaprirà, infatti, al pubblico, dopo cinque anni di restauro, l’elegante edificio che si affaccia su piazza dei Signori, capolavoro dell'architettura pubblica di Andrea Palladio, inserita dall’Unesco tra i beni patrimonio dell’Umanità.
La campagna di riqualificazione, promossa dal Comune e finanziata quasi integralmente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (21milioni di euro il costo dell’intera operazione), non si è limitata a riportare a nuova luce la livrea esterna dell'edificio, ovvero quel meraviglioso rivestimento in pietra bianca inventato dall’architetto padovano per dare nuova veste al medievale Palazzo della Ragione, ma ha anche coinvolto le strutture preesistenti all’«invenzione» palladiana, liberandole dagli effetti dei numerosi interventi succedutesi nei secoli.
I lavori, coordinati dal professor Eugenio Vassallo dell'Università di Venezia, hanno coinvolto tutto lo storico complesso, compreso il tetto ricostruito com'era in origine, con strutture lignee appoggiate sui possenti muri in mattoni. Questi, ripuliti hanno ritrovato i colori caldi che secoli di polvere avevano offuscato e, con i legni del meraviglioso tetto-soffitto offrono un colpo d'occhio davvero suggestivo. La riqualificazione della copertura ha permesso anche di liberare la struttura dall’intervento conservativo del 1948, quello realizzato all'indomani della secondo conflitto mondiale, quando il celeberrimo tetto a carena di nave rovesciata, ricoperto da lastre di rame, disintegrato dalla caduta di una bomba venne ricostruito ricorrendo non al legno, com'era in origine, ma al cemento armato.
Il complesso intervento di restauro e pulitura consente, ora, di fruire dell'edificio secondo le norme e le necessità contemporanee, impiantistica compresa, a partire dalla climatizzazione prima inesistente e dall'illuminazione interna ed esterna, entrambe studiate secondo criteri innovativi di valorizzazione dell'edificio.
Per l'illuminazione esterna (un impianto di illuminotecnica a basso impatto ambientale, donato alla città dal gruppo Gemmo che ne ha curato progettazione e realizzazione) è stato scelto un lieve «chiaro di luna», che dona una immagine fiabesca allo straordinario edificio palladiano.
Ascensori (per l’accesso delle persone disabili e non) e nuove scale consentono, inoltre, di godere di tutte le porzioni dell'edificio, compreso l'elegante loggiato che circonda il Palazzo della Ragione e la terrazza che sovrasta la struttura palladiana a livello del tetto in rame e dalla quale si gode una superba vista sulla città e sui colli che la circondano.
Gli spazi sono stati rivisitati anche per accogliere mostre temporanee. Ecco così che, in un cortile interno, sono state ricavati servizi indispensabili per l’accoglienza dei visitatori, dai bagni al guardaroba, dal book-shop alla biglietteria e a un punto accoglienza.
Ad inaugurare la stagione espositiva della Basilica Palladiana, edificio simbolo della città di Vincenza, sarà la mostra «Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure», curata da Marco Goldin. Una novantina di quadri, esposti non in ordine cronologico ma in uno stimolante gioco di assonanze, ripercorreranno la storia dell’arte del ritratto, offrendo al visitatore un lungo e stimolante percorso che dal senso di perfezione delle forme di epoca rinascimentale giunge fino alla rottura di quella stessa forma, con la ricerca cubista novecentesca. Botticelli, Mantegna, Raffaello, Tiziano, Veronese, Dürer, Rubens, Caravaggio, Rembrandt, Velázquez, Van Gogh, Renoir, Gauguin, Cézanne, Picasso, Matisse, Modigliani e Bacon sono solo alcuni degli artisti che comporranno questo viaggio tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresentazione della propria immagine negli autoritratti. Un viaggio che è destinato, quest’autunno, a far diventare Vincenza una delle mete più frequentate dagli amanti dell’arte.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Basilica Palladiana di Vicenza; [fig. 2] Raffaello, «Ritratto di Pietro Bembo», 1504-1506 circa olio su tavola, cm 54 × 39 Budapest, Szépmuvészeti Muzeum - Museum of Fine Arts; [fig. 3] Pablo Picasso, «L’italiana», 1917 olio su tela, cm 149 x 101.5 Zürich, Stiftung Sammlung E.G. Bührle

Informazioni utili 
 Basilica Palladiana, piazza Dei Signori – Vicenza. Informazioni: tel. 0444.222114. Sito web: www.museicivicivicenza.it. Da sabato 6 ottobre 2012.

«Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure». Basilica Palladiana, piazza dei Signori - Vicenza. Orari: lunedì-giovedì, ore 9.00-19.00; venerdì-domenica, ore 9.00-20.00, sabato, ore 9.00-21.00. Biglietti: privati con prenotazione intero € 13,00, ridotto € 10,00, ridotto minorenni € 7,00; privati senza prenotazione intero € 12,00, ridotto € 9,00, ridotto minorenni € 6,00;gruppi intero € 10,00, ridotto € 7,00. Catalogo: edizioni Linea d'ombra. Informazioni: tel. +39.0422.429999 o biglietto@lineadombra.it. Dal 6 ottobre 2012 al 20 gennaio 2013.