ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

venerdì 30 maggio 2014

«Sentire musica in castello», venticinque spettacoli gratuiti nelle terre di Giuseppe Verdi

Ci sono luoghi di grande fascino come la Rocca Sanvitale di Fontanellato, il Castello Pallavicino di Varano de' Melegari e la piazza Berzieri di Salsomaggiore, al quale fa da scenario un gioiello del Liberty italiano come le Terme Berzieri, tra le location della dodicesima edizione di «Sentire musica in castello», manifestazione promossa dalla Piccola orchestra italiana, con la direzione del sassofonista Marco Gerboni e di Enrico Grignaffini, che per l’intera estate animerà oltre una ventina di luoghi d’arte dell’Emilia, dal fiume Po all’Appennino, facendo una piccola incursione anche in terra cremonese, nei centri di Piadena e Casalmaggiore.
Ad aprire la rassegna sarà la cantante Tosca, già vincitrice del Festival di Sanremo in coppia con Ron, che domenica 1° giugno proporrà alla Rocca di Busseto, nel cuore delle terre verdiane, il concerto «Esperanto – viaggio nell’anima del mondo», un racconto in musica in compagnia della pianista Giovanna Famulari, del flautista Pasquale Laino e del chitarrista Massimo De Lorenzi, che passa da un fado portoghese a una ninna nanna russa, da un canto sciamano a una ballata zingara, fino ad approdare alle nostre sponde napoletane, romane e siciliane, inframmezzando il tutto con le parole di Borges, Brecht, Sanguineti e tanti altri.
Venticinque gli spettacoli in cartellone, tutti a ingresso libero, che avranno per protagonisti straordinari cantautori, prestigiose orchestre, poeti del senso, funamboli della parola, istrioni dell'ironia e del non-sense e persino un grande regista come Pupi Avati che racconterà il suo sogno giovanile di diventare un clarinettista jazz (sabato 23 agosto, ore 21.30), insieme con i musicisti Babbini al clarinetto, Zanchini al pianoforte e alla fisarmonica, Merloni al contrabbasso.
Per tutti questi artisti si apriranno i portoni di castelli, rocche, manieri, sagrati di pievi, corti di antiche barchesse, giardini di ville antiche, piazze e spazi inediti di grande attrattiva, ubicati in ventidue paesi delle province di Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Cremona. Uno degli obiettivi di «Sentire musica in castello» è, infatti, da sempre quello di valorizzare la scoperta, anche in senso turistico e culturale, delle bellezze storico-artistiche del territorio trasformandole in luoghi dell'anima grazie alle sette note.
Tra i posti che faranno da scenario per la prima volta a spettacoli teatrali e musicali ci sono il castello di villa Sforza Fogliani ad Alseno e quello di villa Cottafavi a Campagnola Emilia, il porto fluviale di Mezzani, l'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (regno dello chef stellato Massimo Spigaroli), villa Conti a Pozzolo di Bore, il chiostro del palazzo comunale a Piadena e piazza Duomo a Casalmaggiore.
Sarà, tra l’altro, possibile assaporare l’energia graffiante di Irene Grandi (venerdì 25 luglio, ore 21.30), lo stile e l'intensità di Ornella Vanoni e del suo concerto «Canto per essere felice» (venerdì 18 luglio, ore 21.30), il rock progressive degli UT New Trolls (domenica 21 luglio, ore 21.30), la sorpresa swing e il talento delle Sorelle Marinetti (venerdì 27 giugno, ore 21.30). Altri due appuntamenti all’insegna della musica pop da non perdere sono quello con Danilo Sacco, che proporrà un percorso alla scoperta del cantautore Francesco Guccini (domenica 8 giugno, ore 21.30), e l’omaggio della cantante Annamaria Castelli, con il chitarrista Simone Guiducci e il clarinettista Achille Succi, al grande Lucio Dalla (sabato 2 agosto, ore 21.30).
Grande spazio avrà, poi, anche la verve brillante che rasserena e l'ironia che fa riflettere con mattatori del palcoscenico quali Dario Vergassola e Giobbe Covatta, che più di una volta hanno detto sì alla rassegna lombardo-emiliana, e con le new entry Paolo Rossi, Raul Cremona, Gianni Fantoni e Jerry Calà.
È in carnet anche un originale duetto tra la cantautrice Andrea Mirò e il comico Alberto Patrucco (sabato 9 agosto, ore 21.30), che presenteranno un viaggio tra le parole e le melodie di Georges Brassens. Un appuntamento molto atteso è, poi, quello con il gruppo Imperfect Dancers - Compagnia Balletto90 (venerdì 8 agosto, ore 21.30), presenza fissa del festival, che, a Fontanellato, proporrà la data unica dello spettacolo «Trittico», su coreografie di Valerio Iurato, Ermo Dako e Andrea Bibolotti. Ritorneranno ad esibirsi in formazione completa (e dopo il successo dello scorso anno) anche i folk Mé, Pék e Barba, con l'associazione bandistica Giuseppe Verdi di Busseto (sabato 30 agosto, ore 21.30).
All’insegna della contaminazione musicale sarà anche il concerto del cantautore irlandese Ray Heffernan, accompagnato da Roberto Broggi al violino (sabato 19 luglio, ore 21.30).
Grande protagonista del festival sarà, poi, la musica classica. L'orchestra sinfonica Esagramma suonerà, sotto la direzione del maestro Licia Sbattella, musiche di Grieg, Dvořák, Musorgskij e Stravinskij (venerdì 6 giugno, ore 20.45). L'Elise Hall Saxophone Quartet festeggerà i duecento anni dalla nascita di Mister Sax, con un repertorio di musiche di Gershwin, Nyman e Rota (sabato 7 giugno, ore 21.30).  La Spilmbrass omaggerà con un film-concerto le comiche di Charlie Chaplin e Stanlio e Olio (domenica 17 agosto). Il sax contralto Marco Gerboni si esibirà con il fisarmonicista Simone Zanchini (domenica 31 agosto, ore 21.30). E, ancora, saliranno alla ribalta di «Sentire musica in Castello» il duo formato da Marianna Sinagra al violoncello e Lorenzo Cossi al pianoforte (venerdì 22 agosto, ore 21.30), il trio composto dal pianista Davide Cabassi, il contrabbassista Enrico Fagone e il trombettista Marco Pierobon (domenica 24 agosto, ore 21.30), e l'orchestra Ventaglio d'Arpe che, sotto la direzione di Patrizia Tassini, animerà il concerto «Da Verdi a Rota tra film, opere e balletti» (domenica 10 agosto, ore 21.30), un percorso musicale tra le note di Piovani, Ciajkovsky, Rossini, ed Ennio Morricone. Un programma, dunque, vario quello del festival lombardo-emiliano che, complici le calde notti di estate, permetterà di assaporare spettacoli di alto livello sotto la volta stellata, davanti a luoghi storico-artistici del nostro Paese di grande bellezza.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Il pubblico di «Sentire musica in castello» alla Rocca di Fontanellato. Foto: Marx Fochi; [fig. 2] Ritratto di Tosca, in scena domenica 1° giugno 2014 alla Rocca municipale di Busseto; [fig. 3] Ritratto di Irene Grandi, in scena venerdì 25 luglio a Medesano; [fig. 4] Ritratto di Ornella Vanoni, in scena venerdì 18 luglio in piazza Garibaldi a Fontanellato 

Informazioni utili 
«Sentire musica in castello». Venticinque eventi in ventidue centri delle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Cremona. Calendario completo: www.musicaincastello.it/styled/index.html. Ingresso gratuito. Informazioni sulla rassegna: Piccola Orchestra Italiana, cell. 380.3340574 o info@piccolaorchestraitaliana.it. Informazioni turistiche: Iatr – Terre di Verdi c/o Fidenza Village, tel. 0524.335556. Sito internet: www.musicaincastello.it. Dal 1° giugno al 31 agosto 2014.

giovedì 29 maggio 2014

#Telodoioilmuseo, un concorso per social-addicted alla Fondazione Torino Musei

«#Telodoioilmuseo»: è questo il titolo scelto dalla Fondazione Torino Musei per lanciare il suo nuovo concorso rivolto al pubblico, in particolar modo agli appassionati di fotografia e ai social-addicted. Basta avere a disposizione uno smartphone o un tablet per poter prendere parte all’iniziativa, interpretando liberamente il museo con il proprio sguardo, per poi condividere in rete, attraverso gli scatti pubblicati su Twitter, la propria idea e la propria storia legata al patrimonio museale del capoluogo piemontese. Si potranno fotografare le sale espositive, le opere preferite, il personale, oppure ritrarsi con un selfie negli spazi interni o esterni della Galleria d’arte moderna e di Palazzo Madama o, ancora, del Mao - Museo d’arte orientale e del Borgo medioevale. Tutto liberamente, secondo la logica del Click&Shareslogan con cui da tempo la fondazione torinese invita il proprio pubblico a scattare e condividere le fotografie della visita.
Tutte le immagini postate su Twitter, con l’hashtag #telodoioilmuseo e condivise con uno degli account della fondazione (@gamtorino, @palazzomadamato, @maotorino, @borgomedievalet e @fondtomusei), andranno a costituire un’unica grande board sul sito istituzionale del progetto: www.fondazionetorinomusei.it/telodoioilmuseo.
Per ringraziare i partecipanti che contribuiranno alla creazione della gallery condivisa, la Fondazione Torino Musei regalerà ogni giorno coppie di biglietti di ingresso alle sue sedi istituzionali.
Per partecipare al concorso, aperto fino al prossimo 31 luglio, è sufficiente inserire sul sito la propria e-mail e, ovviamente, liberare la propria creatività e raccontare il museo dal proprio punto di vista.
Per gli amanti del fumetto e dell’illustrazione sono, invece, ancora aperte le iscrizioni al premio «Oltre», promosso dall’associazione culturale «Rule-Hot» di Fano nell'ambito della terza edizione del festival «Disegni diversi» (5-7 settembre 2014). Gli interessati potranno spedire i propri elaborati (di non più di tre pagine) in formato jpeg o pdf, per un massimo di due opere a testa e con un formato non superiore ad un foglio A3 (297 x 420 mm), fino al 22 giugno.
Il concorso, che in questa edizione mira ad indagare la concezione del limite, reale o immaginato, vuole proporre una riflessione sui fatti e sulle situazioni di tutti i giorni, sensibilizzando il pubblico verso atteggiamenti proattivi.
Sono ammesse tutte le tecniche grafiche, dall’acquarello alla computer graphic, passando per le tempere e i collage; i testi potranno essere ricavati da opere di narrativa, canzoni e testi teatrali.
Compito di Nicola FerrareseMonica MonachesiEmanuela Orciari e Giuseppe Palumbo, la commissione del concorso, sarà selezionare i lavori che comporranno la mostra, in programma in apertura del festival marchigiano, negli spazi della Sala San Michele di Fano. Tra i premi previsti per i vincitori, si segnalano l'iscrizione al primo anno di uno dei corsi di fumetto, illustrazione o grafica in una delle sedi della scuola internazionale di comics, la partecipazione gratuita al primo modulo del corso entry-level di illustrazione per l’editoria di «Ars in Fabula», in programma il prossimo gennaio a Macerata, e ingressi gratuiti per l'edizione 2014 di Lucca Comincs & Games.

Informazioni utili 
 #telodoioilmuseo. Concorso fotografico della Fondazione Torino Musei. Istruzioni: 1) fotografa il museo dal tuo punto di vista; 2) condividi le tue foto con l’hashtag #telodoioilmuseo e uno o più account Twitter dei musei torinese: @gamtorino, @palazzomadamato, @maotorino, @borgomedievalet, @fondtomusei; 3) gioca sul sito di #telodoioilmuseo, inserendo la tua mail nell’apposito form, e vinci un biglietto di ingresso per due persone in uno degli spazi espositivi della fondazione. Ente banditore: Fondazione Torino Musei. Data ultima di consegna: 31 luglio 2014. Informazioni:http://www.fondazionetorinomusei.it/telodoioilmuseo/

«Oltre - Disegni Diversi». Ente banditore: associazione culturale «Rule-Hot» di Fano. Data ultima di consegna: 22 giugno 2014. Informazioni: associazione culturale «Rule-Hot», via Caprera, 8 - 61032 Fano (Pesaro-Urbino). disegnidiversi@gmail.com. Sito internet: disegnidiversi.wordpress.com.

mercoledì 28 maggio 2014

Il mito di Maria Antonietta secondo Desideria Corridoni

In principio fu Federico Fellini. Il primo lavoro di Desideria Corridoni nel mondo del cinema data, infatti, al 1980 quando il regista riminese la scelse come aiuto parrucchiera per il film «La città delle donne», con Marcello Mastroianni, presentato fuori concorso al 33° Festival di Cannes. Da allora l’artista romana, originaria di una famiglia di cinematografari di alto profilo, ha collaborato con alcuni dei più importanti costumisti del cinema, come i premi Oscar Piero Tosi, Danilo Donati, Milena Canonero e Gabriella Pescucci. Ha ricevuto due nomination agli Emmy Award per gli sceneggiati televisivi «Cleopatra» e «My House in Umbria» e altrettanti premi «Chioma Di Berenice» per le fiction «Coco Chanel» e «Baciamo le mani». È stata la parrucchiera personale di Heath Ledger nella pellicola «Casanova». E ha legato il suo nome e la sua raffinata artigianalità al film cult «Marie Antoinette» di Sofia Coppola, per il quale è stata Hair and Wig Designer, creando acconciature appariscenti ed estrose, dal verticalismo tipico del Settecento, alte più di mezzo metro e decorate con oggetti frivoli come piume, fiori e cappellini.
Proprio dal lavoro per questa pellicola prende spunto la prima mostra personale di Desideria Corridoni, «Maria Antonietta c’est moi», allestita nell’accattivante ipogeo dello spazio polifunzionale Isola Gallery, nel cuore più antico del centro storico di Roma, in quegli spazi dell’isola Tiberina che furono sede, dal 1957 al 1964, della storica Rome New York Art Foundation e che sono stati sapientemente restaurati dagli attuali proprietari, Salvatore Savoca e Giovanni Minio, mantenendo in vista i preziosi resti romani e medievali che si trovano nell’ambiente sotterraneo.
Curata da Barbara Martusciello e allestita da Paolo Di Pasquale, l’esposizione presenta inedite sculture-installazioni che rivelano l’importante esperienza cinematografica dell’artista, la cui manualità è ricca di quella funambolica capacità illusionistica di chi sa dare forma ai sogni.
Le opere sono realizzate usando materiali tra i più disparati e originali, spesso di riciclo: capelli sintetici, stoffe, tulle, crinoline, lacci, fili di lana, rafia, gabbiette di metallo, uccellini di plastica, fiori di stoffa e vetri colorati. Questi elementi sono mescolati insieme, dipinti, dorati o argentati e manipolati in forma di busti scultorei. Nascono così veri e propri monumenti giocosi e luccicanti, nei quali si riconosce l’interesse dell’artista per la cultura settecentesca.
Le opere di Desideria Corridoni hanno l’aspetto di creature fantasmagoriche e baroccheggianti. Sono «apparizioni felliniane -si legge nella nota stampa- che salgono come minareti di un ideale paese delle meraviglie che, dunque, sapientemente e liberamente mescola linguaggio del cinema e linguaggio dell’arte». 

Informazioni utili 
Maria Antonietta c’est moi - Mostra personale di Desideria Corridoni. Isola Gallery, piazza San Bartolomeo all'Isola, 20 - (Isola Tiberina) Roma. Orari: lunedì-sabato, ore 10.00-19.00 e su appuntamento. Inaugurazione: giovedì 29 maggio 2014, ore 18.30. Informazioni: cell. 333.1378223 o cell. 339.4423786.Web: www.facebook.com/pages/Isola-Gallery_Lab/633418953365974. Dal 30 maggio al 15 giugno 2014.

martedì 27 maggio 2014

Vania Russo, un «impressionista digitale» innamorato di Bergamo

Ha firmato per anni le vignette del quotidiano «L’Eco di Bergamo», inventando anche il personaggio di Orobik. Ha curato come grafico pubblicitario, a partire dagli anni Settanta, le campagne di comunicazione della Banca popolare. E ora la sua città lo ricorda, a un anno dalla morte, con una mostra antologica nei suggestivi spazi dell’ex chiesa della Maddalena. Stiamo parlando di Vania Russo (1937-2013), artista per il quale la creatività era sperimentazione continua di strumenti e materiali antichi e contemporanei, dal pennello al mouse, dalla tela alla tavolozza virtuale.
Una quarantina di opere, selezionate dalla figlia Giovanna, ripercorrono l’itinerario poetico e visionario di questo «grafico con sbandamenti verso la pittura», che si è fatto affascinare dalla computer grafica e che è stato definito, per la sua capacità di «rimescolare colori e disegni», un «impressionista digitale».
Nella prima sezione della mostra, intitolata «Preludio», è documentata la prima fase pittorica di Vania Russo, in una serie di acrilici su tela che già raccontano in nuce quelle che saranno le sue chiavi di ricerca future. Poetici «assoli» di alberi sospesi sulla linea tagliente di un orizzonte che divide solo apparentemente cieli e terre abitano gli spazi espositivi bergamaschi, disegnando una potente «geografia dell’anima», in cui il segno entra in gioco a sfibrare i contorni certi della visione e nella quale dominano colori accesi più emotivi che reali.
Nella successivo segmento espositivo, intitolato «Interludio», le tele diventano campi cromatici di energia. A partire dal 2000, l’artista procede, infatti, sulla strada dell’astrazione: i segni migrano liberamente sulla tela e si aboliscono le prospettive, al punto che è difficile stabilire quale sia il punto di vista da cui osservare i soggetti raffigurati.
In questo periodo, Vania Russo individua anche nel computer potenzialità che si possono incrociare con la sua immaginazione pittorica. Prende così il via la serie dei monotipi digitali stampati su tela, dove il mouse si sostituisce al pennello. Si approda così a «Sinfonia», l’ultima sezione della mostra nella quale viene analizzata la maturità creativa dell’artista bergamasco che, senza timore di allontanarsi dal rapporto fisico con la pittura per esplorare nuovi territori creativi, comincia a sperimentare una sua pittura digitale, incrociando strumenti che potrebbero essere considerati agli antipodi fra loro. Da un lato, quindi, l’artista fa ricorso a supporti antichi come la tela juta e la tavola, preparati a gesso secondo una consuetudine di secoli, dall’altro usa il mouse per tracciare il disegno e il computer per accendere le sue visioni di luci irreali e di colori carichi di emozioni. Con la scelta, tuttavia, di conservare l’unicità dell’opera d’arte, rinunciando, quindi, alla riproducibilità offerta dal mezzo digitale per realizzare monotipi, ossia pezzi unici.
Mentre Vania Russo accoglie il digitale nel suo iter creativo, affiora definitivamente nelle opere anche la sua magnifica ossessione, ossia «Bergamo infinita». Lo skyline della città alta appare inconfondibile, ma ogni volta diverso, sospeso ancora una volta sulla linea di un orizzonte che abolisce i confini della tela. Infuocata o notturna, cristallina o colorata dal sogno, Bergamo diventa per Vania Russo la chiave di accesso all’infinito: una città da percorrere e ripercorrere avanti e indietro, senza alcuna soluzione di continuità, in un viaggio pittorico che ognuno può intraprendere in maniera personale.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Vania Russo, «Le 4 stagioni #01», 2012. Particolare, monotipo digitale su tela, cm 50x180. Foto: Francesca Garavaglia; [fig. 2] Vania Russo, «Il temporale», anni '90. Acrilico su tela con serigrafia, cm 25x60.Foto: Francesca Garavaglia; [fig. 3] Vania Russo, «Bergamo infinita #014», 2009. Monotipo digitale su tela, cm 90 x 180. Foto: Francesca Garavaglia; 

Informazioni utili 
Vania Russo. Bergamo infinita e altre storie. Ex chiesa della Maddalena, via Sant'Alessandro, 39 - Bergamo. Orari: martedì-venerdì, ore 16.00-19.30; sabato e domenica, ore 10.00-12.30 e ore 16.00-19.30. Ingresso libero. Catalogo: Monti edizioni. Sito internet:  www.vaniarusso.org. Fino all'8 giugno 2014. 

lunedì 26 maggio 2014

«Archivio dei sogni», Antonia Ciampi racconta il principe Torlonia

Foglie secche e petali di fiori imprigionati in piccoli contenitori di vetro, uniti insieme a formare un insolito scacciaguai, ciondolano dal soffitto della Casina delle Civette, dimora novecentesca del principe Giovanni Torlonia junior, oggi inserita nel circuito espositivo di Roma Capitale.
La scenografica installazione, intitolata «Pioggia di riflessioni», è una delle opere che compongono il percorso espositivo della mostra «Archivio dei sogni», a cura di Claudio Strinati, con la quale Antonia Ciampi (Bologna, 1959) ha rivisitato espressivamente la storia della dépendance di Villa Torlonia, esempio incomparabile di arte Liberty, costruito su disegno dell’architetto Giuseppe Japelli e decorato, tra gli altri, da Duilio Cambellotti, Paolo Paschetto, Umberto Botazzi e Vittorio Grassi.
Recuperando scritti autografi, foto, ambientazioni originali e la biografia del proprietario di casa, il principe Giovanni Torlonia junior, l’artista bolognese ha costruito uno straordinario percorso sensoriale formato da wunderkammer (camere delle meraviglie) miniaturizzate, dove vita reale e dimensione esoterica, simbologia e storia si intrecciano in un affascinante colloquio che ha per attori principali l’arte, l’uomo e la natura.
Ad accogliere il visitatore nel portico di ingresso del Casino delle Civette, o meglio della sua Dipendenza, è una gigantesca ragnatela cristallizzata, simbolo e metafora della memoria umana e di tutte le relazioni che ognuno di noi intesse nella propria vita. Inizia così un viaggio onirico, suggestivo e carico di emozioni sensoriali, che porta lo spettatore indietro nel tempo, in un’epoca sospesa che si nutriva di bellezza come i primi anni del secolo scorso.
Un abito bianco chiuso in un vecchio armadio, un letto di piume con uova di rondini, un cuscino sgualcito su cui è impresso l’«Autoritratto» del principe Torlonia e «Birthday», un cielo astrale che connette l’uomo alle stelle, sono solo alcune delle installazioni site-specific, spesso di grandi dimensioni, che Antonia Ciampi ha realizzato per la mostra con materiali naturali, ma anche con vetro, piombo, tela e gommapiuma.
Dall’omaggio a Pablo Neruda, con l’opera «Mi piaci silenziosa», al cubo «Waterscape», dalla tappezzeria del «Fumoi» alla cassa matta della «Stanza del Chiodo», dalla pioggia delle riflessioni nel «Salottino delle 24 ore» ai dittici nella «Stanza dei pavoni»: tutto rievoca la figura di Giovanni Torlonia junior, che si fa addirittura presenza concreta grazie ad alcuni lavori. Il visitatore può, infatti, ‘conversare’ con il principe, sedersi sul divano e ascoltare con lui «Il Flauto Magico» e le sue melodie d’epoca preferite o, ancora, leggerne la «BioGrafia». L’arte apre così il cassetto dei ricordi.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Antonia Ciampi, «Pioggia di riflessioni»; [fig. 2]  Antonia Ciampi, «Autoritratto»; [fig. 3] Antonia Ciampi, «Nido di piume»

Informazioni utili
«Antonia Ciampi. Archivio dei sogni». Museo della Casina delle Civette e Dipendenza - Villa Torlonia, via Nomentana, 70 - Roma. Orari: 9.00-19.00; chiuso il lunedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima). Ingresso: intero € 5,00, ridotto € 4,00, gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Informazioni: tel. 060608 (tutti i giorni, ore 9.00 – 21.00). Sito internet: www.museivillatorlonia.itwww.museincomuneroma.it. Fino all'8 giugno 2014.