ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

sabato 12 luglio 2014

«Summer on the Rocks», musica e teatro in una cava abbandonata del Conero

È una delle arene più suggestive dell’intero panorama geografico italiano. Stiamo parlando del teatro alla Cave, palcoscenico naturale ai piedi del monte Conero, tra le cittadine di Sirolo e Portonovo, scavato a colpi di martello nella pietra calcarea bianca e rosa che è tipica di questo angolo delle Marche. Qui, dal 19 luglio al 10 agosto, va in scena la prima edizione di «Summer on the Rocks», manifestazione promossa e prodotta da Format e Duncan Eventi, con la direzione artistica di Sante Giavazzi, che si configura come un vero e proprio festival della musica e della comicità made in Italy.
La rassegna, che gode del patrocinio del Comune di Sirolo, «vuole non solo rappresentare una preziosa opportunità per polarizzare, a livello regionale e nazionale, un pubblico multigenerazionale di fruitori, ma anche -affermano gli organizzatori- essere occasione di rilancio di uno storico luogo che nel passato ha visto esibirsi artisti di fama internazionale e che, in tempi recenti, non ha purtroppo goduto di una continuità performativa».
Corrado Pani e Carmelo Bene, Valeria Moriconi e Carla Fracci, Gigi Proietti e Nino Manfredi, Beppe Grillo e Benigni, Panariello e Fiorello, Lucio Dalla e Francesco De Gregori sono, infatti, alcuni degli attori, ballerini e cantanti che si sono esibiti, in passato, in questo suggestivo spazio scenico marchigiano, che può accogliere fino a duemilacinquecento spettatori.
L’incantevole e incontaminata cornice del teatro delle Cave torna ora a riaprirsi per alcuni dei beniamini giovanili più in voga del momento e per artisti storicamente affermati nel mondo della musica leggera e dell’affabulazione comica.
Ad inaugurare il cartellone della rassegna marchigiana sarà il comico siciliano Antonello Costa; sarà, quindi, la volta dello spettacolo «C’è qualcosa in te», atteso one man show di Enrico Montesano (20 luglio). Il secondo fine settimana del festival vedrà, invece, alternarsi il rapper più giovane e gettonato d’Italia, Emis Killa (25 luglio), Max Paiella (26 luglio) e Franco Battiato, in scena con il progetto «Joe Patti’s experimental live group» (27 luglio).
Seguiranno la performance a tutto tondo di Max Giusti (1° agosto), un appuntamento musicale con gli Avion Travel (3 agosto) e il concerto «Esperanto» con la cantante Tosca (2 agosto). A chiudere il festival saranno, invece, i concerti di Deborah Iurato, Simona Molinari (9 agosto) e Simone Cristicchi (10 agosto).
Un debutto estivo importante, dunque, tutto «on the rocks» (come recita il titolo della rassegna marchigiana), quello portato avanti a Sirolo, che, stando a quanto raccontano gli organizzatori, «intende anticipare –con primizie comunque di assoluta qualità–future stagioni aperte anche ad una programmazione internazionale, sempre all’insegna del giusto equilibro tra godimento intellettuale e puro divertimento».

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1] Teatro alle Cave di Sirolo; [fig. 2] Enrico Montesano, tra i protagonisti di «Summer on the Rocks»; [fig. 3] Franco Battiato 

Informazioni utili 
«Summer on the Rocks». Teatro alle Cave, Strada del Monte – Sirolo (Ancona). Orario spettacoli: ore 21.30. Ingresso: € 15,00-€40,00. Biglietteria on-line: Ticketone e Ciaotickets. Biglietteria sul posto: attiva tutte le sere di spettacolo, dalle ore 20.00 alle ore 21.30. Informazioni: tel. 3738001538. Sito internet: www.summerontherocks.com. Dal 19 luglio al 10 agosto 2014.

giovedì 10 luglio 2014

Cosenza, la grafica di Umberto Boccioni trova casa a Palazzo Arnone

Mattia Preti e Luca Giordano, ma anche Paolo De Matteis, Pacecco de Rosa, Carlo Maratta e Sebastiano Conca: è un bel viaggio nell’arte italiana di produzione prevalentemente meridionale quello proposto al visitatore dalla Galleria nazionale di Cosenza, ubicata negli spazi di Palazzo Arnone, attuale sede della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etno-antropologici della Calabria.
Da giovedì 10 luglio, ad arricchire il già interessante percorso espositivo del museo, riaperto al pubblico nel 2008 dopo un importante progetto di riallestimento delle sale, sarà una sezione dedicata ad Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 – Sorte, 1916), esponente di rilievo del futurismo e dell’arte italiana del primo Novecento, al quale si devono opere come «Rissa in galleria» (1910) e «Forme uniche della continuità nello spazio» (1913).
La nuova ala espositiva di Palazzo Arnone, la cui curatela è firmata da Fabio De Chirico e il cui coordinamento organizzativo è realizzato da Nella Mari, ospita, nello specifico, un nutrito gruppo di disegni su carta eseguiti a grafite, penna, china, pastelli colorati e acquerelli, nonché una ricca selezione di incisioni ad acquaforte e a puntasecca per un totale di sessantacinque opere realizzate dal maestro calabrese in un arco temporale che spazia dal 1906 al 1915, dagli anni della formazione alla piena maturità.
I lavori, che compongono una sorta di diario per immagini dell’intera evoluzione artistica di Umberto Boccioni, provengono dalla prestigiosa collezione dell'americana Lydia Winston Malbin, che verso la metà degli anni Cinquanta, acquistò in Italia da Raffaella Callegari, la sorella del pittore e scultore futurista, numerose opere.
Esposta nel 1961 al Museum of Modern Art di New York, nell’ambito dell’importante mostra «The Graphic Work of Umberto Boccioni», la raccolta venne smembrata nel 1990, alla morte della sua proprietaria, e venne riformata nel 1996 quando il Ministero per i beni e le attività culturali la acquistò dalla Finarte di Lugano per destinarla alla Galleria nazionale di Cosenza.
Il materiale esposto, al quale fanno da corredo accurati sussidi didattici e didascalici, è estremamente pregevole, non solo per la difficoltà di reperire opere del maestro calabrese sul mercato antiquario, ma anche per il valore estetico che l’attività grafica del pittore ricopre nel suo percorso artistico.
Il disegno rappresenta, infatti, un momento importante nella formazione di Umberto Boccioni, che mosse i suoi primi passi da artista nello studio di Giovanni Mataloni, un cartellonista romano che gli insegnò quel segno fortemente espressivo e quella definizione sintetica delle masse che sono cifre stilistiche significative di tutta la sua opera grafica.
Questo «sintetismo robusto» dell'artista calabrese ha fatto sì che la critica parlasse spesso di una similitudine con Toulouse Lautrec. Giulio Carlo Argan sostenne, per esempio, che Umberto Boccioni prese a prestito dal grande maestro francese il «disegno elastico, stringente, caratterizzante, ma anche il gusto dell'arabesco espressivo, dell'avventura grafica, del tratto e del tocco sferzanti».
Tra i pezzi in mostra spiccano alcuni capolavori come l’acquaforte «La madre con l'uncinetto» (1907), che rievoca fortemente la pittura successiva di Umberto Boccioni, gli studi preparatori per il dipinto «La risata» e per le tele «Contadini al lavoro» e «Campagna lombarda», nonché il pastello su cartoncino raffigurante «Gisella», proveniente dalla collezione d’arte della Banca Carime e in comodato d’uso presso la Galleria nazionale di Cosenza.
Nell'occasione sarà presentata la scultura bronzea  «Forme uniche di continuità dello spazio»  che Roberto Bilotti ha deciso di donare al museo calabrese; si tratta di uno dei molti esemplari in circolazione della celebre opera futurista così significativa per l'arte italiana da essere stata scelta come immagine per la moneta da venti centesimi di euro.

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1] Umberto Boccioni, Studio per «Contadini al lavoro», 1908. Matita su carta. 11,8 x 15 cm. Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza BSAE della Calabria; [fig. 2] Umberto Boccioni, «La madre con l’uncinetto», 1907. Acquaforte e puntasecca. Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza BSAE della Calabria; [fig. 3] Umberto Boccioni, «Gisella», 1907 (datato). Pastello su cartoncino, cm 68 x 98. Collezione Banca Carime in comodato d’uso alla Galleria nazionale di Cosenza 

Informazioni utili 
Collezione Umberto Boccioni. Palazzo Arnone, Via Gian Vincenzo Gravina - Cosenza. Orari: martedì-domenica, 10.00-18.00; chiuso il lunedì. Ingresso libero. Informazioni: tel. 0984.795639/5556 e sbsae-cal@beniculturali.it. Sito internet: www.articalabria.it. Dal 10 luglio 2014.

martedì 8 luglio 2014

A Bagni di Lucca un festival tra arte, musica e circo

«Non si vedono che inglesi, non si ode che parlare inglese». Così Mary Shelley raccontava la passione che gli stranieri avevano nell’Ottocento, e soprattutto in epoca romantica, per Bagni di Lucca, antica cittadina termale nella valle del fiume Lima, a poca distanza dalla Garfagnana e dalla Versilia. Da Lord Byron a Heinrich Heine, da Johann Strauss a Nikolaj Platonovič Ogarëv, passando per Alexandre Dumas (padre) e Franz Liszt furono, infatti, molti i musicisti, i pittori e gli scrittori europei che rimasero affascinati dalle bellezze naturali del territorio e che ne fecero luogo di vacanza prediletto. La cittadina fu anche meta di ritrovo della nobiltà e dei diplomatici accreditati presso la corte di Lucca e il Gran Ducato di Toscana, a cominciare da Maria Luisa di Spagna e Leopoldo II di Lorena, tanto da prendere il nome di «terra di principi e poeti». Non meno numerosi furono gli artisti italiani che scelsero, in passato, di ritemprare il corpo e lo spirito alla sorgenti di questa amena località termale; basti pensare a Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Giuseppe Verdi, Giosuè Carducci e Giovanni Pascoli.
Proprio per ricordare il legame speciale di pittori, poeti e compositori europei per questo affascinante angolo d’Italia, immerso nel verde degli Appennini, l’associazione culturale «Il Ponte in Arte» ha lanciato lo scorso anno la prima edizione del «Bagni di Lucca Art Festival», manifestazione ideata da Jaqueline Varela e Jacob Cartwright che questa estate porterà nel pittoresco borgo di Ponte a Serraglio oltre una cinquantina di artisti, compresi apprezzati performer di arte circense e acrobatica.
Cuore pulsante della manifestazione sono le gallerie di via Vittorio Emanuele: alcuni vecchi negozi, inattivi da anni, recuperati e trasformati in dieci spazi espositivi, per un totale di più trecento metri di vetrina, dove artisti locali e internazionali esporranno per quasi un mese le loro creazioni di pittura, fotografia, scultura, video-arte e le loro installazioni. Attualmente sono in mostra i lavori del pittore statunitense Paul Gervais, della fotografa napoletana Andrea De Franciscis, della scozzese Jenny Mcintosh, della lucchese Laura Gori, della scultrice svedese Inger Sannes e dell’inglese Richard Sweeney,ma è possibile vedere anche la rassegna «Who we are», con le opere di cinque giovani artisti emergenti provenienti da Cina, Francia e Australia. Dal 25 luglio al 10 agosto sarà, invece, la volta dell’artista multimediale Giorgio Brogi, della fotografa statunitense Alyssia Lazin, del milanese Glauco Di Sacco, del lucchese Simone Franchi, del pittore ceco Pavel Kapic e dei ceramisti inglesi Carol Newmarch e Wren Miller.
Per tutta la durata del festival, una delle gallerie verrà messa a disposizione per i manufatti di «Home of Artisans»: uno spazio curato da Belinda Hall, che ospiterà produzioni e laboratori artigianali di tutto il mondo, con la lavorazione del legno, della ceramica, della terracotta e la tessitura.
È, inoltre, in programma un’installazione sull’acque del torrente Lima. Non mancherà, poi, la musica. Dopo il concerto del gruppo italiano Triad Vibration (4 luglio), è previsto un omaggio alla grande tradizione del dramma lirico, nella splendida cornice del Casinò più antico d'Europa, con lo spettacolo «A night at the Opera», un percorso tra arie di Mozart, Puccini e Verdi (19 luglio). Il palcoscenico sarà, poi, tutto per Neco Novellas, musicista del Mozambico che spazia dal pop al jazz, passando per l’afro-beat, il rock e la musica classica (2 e 8 agosto). Mentre a chiudere le serata sarà il concerto «Hollywood Hotel Swing Night» (10 agosto), un percorso tra le atmosfere jazz degli Anni Trenta e Quaranta.
La magia del festival di Bagni di Lucca sarà, inoltre, arricchita da alcune performance acrobatiche di altissimo valore, a cura di James Kingsford Smith (11, 12, 25, 26 luglio), artista del Cirque du Soleil, che,accompagnato dalla violoncellista Lih-Qun Wong, si esibirà in alcun estratti dagli spettacoli «In search of light» e «The glass menagerie».
Chiudono il programma della rassegna toscana una serie di interessanti corsi di pittura, scultura, ceramica e teatro.

Informazioni utili 
«Bagni di Lucca Art Festival». Sedi varie – Bagni di Lucca (Lucca). Ingresso libero alle mostre e agli spettacoli. Informazioni: www.artfestivalbagnidilucca.org. Fino al 10 agosto 2014.