ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

lunedì 24 aprile 2017

Craigie Horsfield, riflessioni in forma di fotografia

È frutto di una virtuosa collaborazione del Masi – Museo d’arte della Svizzera italiana con il Centraal Museum di Utrecht e la galleria Large Glass di Londra la mostra «Craigie Horsfield. Of the Deep Present», allestita fino al prossimo 2 luglio negli spazi del Lac – Lugano arte cultura, per la curatela di Marco Franciolli, Edwin Jacobs (attuale direttore del Dortmunder U–Zentrum für Kunst und Kreativität di Dortmund) e Charlotte Schepke.
Nel lavoro di Craigie Horsfield, artista britannico che dagli anni Ottanta conduce una straordinaria indagine sulla natura stessa dell’immagine fotografica, ricorrono ritratti, nature morte, nonché momenti di vita quotidiana, riti e tradizioni popolari, temi e generi diversi rappresentati con tecniche innovative che tendono a stemperare i limiti fra le varie discipline artistiche. La fotografia costituisce, infatti, solo uno dei molteplici tasselli che si sovrappongono nella sua produzione artistica: a partire da un negativo, o da un fotogramma, l’artista produce opere di grande formato realizzate con tecniche sorprendenti e disparate come arazzi e affreschi.
La struttura narrativa della mostra si sviluppa in sezioni tematiche incentrate su opere emblematiche, sovente lavori monumentali come i maestosi arazzi dedicati alla scena apocalittica di Ground Zero o al Golfo di Napoli in un’ambigua visione notturna.
Lo straordinario percorso che ne scaturisce porta alla luce le relazioni che intercorrono fra eventi accaduti in luoghi e momenti apparentemente lontani, fra le persone che ne sono state partecipi e gli spettatori che ne fanno scoperta in mostra.
Per l’esposizione del Masi, l’artista ha realizzato, inoltre, una serie di ritratti inediti. Ciò che prevale in queste immagini è l’esplorazione dei processi attraverso i quali cerchiamo di comprenderci l’un l’altro e di esistere insieme. Al tempo stesso queste opere mostrano l’unicità delle persone che collaborano con l’artista e la loro singolare e unica esistenza nel presente, riconosciuta nell’attenzione dello spettatore, attraverso il raccoglimento, la sensibilità e l’empatia.
La rassegna presenta anche un’installazione sonora composta e mixata da Craigie Horsfield in collaborazione con Reinier Rietveld appositamente per lo spazio espositivo del Masi. Questo elemento sonoro, in dialogo con le altre opere e insieme a esse, contribuisce all’elaborazione di nuovi e specifici significati, documentando anche un profondo e mai abbandonato interesse dell’artista per la musica.
Il concetto di relazione –inteso sia come il legame tra individui sia come il narrare, il raccontare– è centrale nell’opera di Reinier Horsfield. Secondo l’artista un’opera d’arte si realizza pienamente solo grazie al ruolo attivo del pubblico: «Ciò che avviene qui è il riconoscimento di un passaggio di comprensione, di raccoglimento e di identificazione, l’impressione di dare tempo e profonda attenzione al mondo e agli altri, e a un presente profondo. […] A volte questi passaggi sono fluidi nelle loro interrelazioni, altre volte sono spigolosi e discordanti, e all’interno della struttura ci sono strati su strati di associazioni, citazioni e allusioni, dentro le opere, dentro la narrazione e nel corso della storia, la storia immaginata come un presente profondo».

Informazioni utili 
Lac - Lugano Arte e Cultura, piazza Bernardino Luini, 6 – Lugano (Svizzera). Orari: martedì – domenica, ore 10.00 – 18.00; giovedì aperto fino alle ore 20.00, lunedì chiuso. Ingresso: intero chf 15.-, ridotto chf 10.- (AVS/AI, over 65 anni, gruppi, studenti 17-25 anni), gratuito per per minori di 16 anni e ogni prima domenica del mese. Informazioni: tel. +41.(0)58.8664230 o info@masilugano.ch. Sito internet: www.masilugano.ch. Fino al 2 luglio 2017.

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