«Il periodo surrealista fu straordinario […] il periodo migliore della mia vita d'artista»: è questa la frase scelta dalla Collezione Peggy Guggenheim per fare da filo rosso alla mostra di
Rita Kernn-Larsen che Gražina Subelytė ha curato per il museo veneziano.
L’esposizione, visibile fino al 26 giugno, inaugura due nuove sale espositive dell’istituzione lagunare, le «Project Rooms»: spazi destinati ad accogliere progetti espositivi raccolti e mirati, finalizzati ad approfondire il lavoro di un artista o specifiche tematiche legate alla produzione di un determinato interprete del XX secolo, legato alla collezione della mecenate americana.
Nel 1937 Rita Kernn-Larsen (Hillerød 1904 – Copenhagen 1998) incontra a Parigi la collezionista e l'anno seguente viene invitata a esporre nella galleria londinese Guggenheim Jeune, in una personale che segna l'inizio della carriera surrealista di Peggy.
La mostra veneziana riunisce una preziosa selezione di dipinti dell’artista, pittrice tuttora poco nota al di fuori dell'ambiente danese, provenienti da collezioni pubbliche e private del suo Paese, tra cui la National Gallery of Denmark di Copenhagen, il Kunstmuseet dii Tønder e il Kunsten Museum of Modern Art di Aalborg.
L’esposizione -la prima di rilievo dedicata alla sua opera fuori dai confini nazionali, dopo quella londinese del 1938- presenta anche fotografie e documenti inerenti la personale nella galleria londinese di Peggy, oltre a una video-intervista realizzata in occasione della sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1986. br>
La rassegna rivela come la Kernn-Larsen abbia ricoperto un ruolo determinante nell'ambito del movimento surrealista danese e internazionale. Nei primi anni ‘30 l’artista studia con Fernand Léger a Parigi, diventando una delle sue migliori studentesse. Nel 1934 si unisce al gruppo surrealista del suo Paese e viene soprannominata dalla critica «la Picasso danese». Continua a esporre con i surrealisti, affermandosi come figura cardine all’interno del gruppo stesso, e partecipa nel corso degli anni ’30 ad alcune importanti mostre internazionali in città come Copenhagen, Oslo, Lund, Londra, tra cui spicca l’Exposition Internationale du Surréalisme, alla Galerie Beaux-Arts di Parigi nel 1938, poco prima della sua personale alla Guggenheim Jeune.
In questa occasione lo storico dell'arte Herbert Read scrive delle opera dell’artista: «L'immaginazione è un punto focale inserito entro quel campo vago che è l'inconscio […]. Queste immagini sono personaggi fiabeschi, fantasmi delle oscure roccaforti nordiche che popolano la nostra mente […] e rivelano un po' del terrore e tutta la fascinazione dei loro antenati mitici».
In mostra si potrà osservare come la Kernn-Larsen riunisca, secondo la sua vena surrealista, sogni e memorie attraverso la tecnica dell'automatismo per far emergere, direttamente dall'inconscio, un flusso di immagini.
Tra le opere esposte si potrà vedere anche il dipinto che la Kernn-Larsen considerò «uno dei miei migliori quadri», il capolavoro «Danza e controdanza» (1936), nel quale vari ritmi legati all'automatismo pulsano gli uni contro gli altri.
L’esposizione veneziana mette, inoltre, in luce come la pittrice sia stata influenzata dal lavoro del belga Paul Delvaux, il cui dipinto «L'aurora» (1937), alla Collezione Peggy Guggenheim, ritrae delle donne-albero. L'identificazione dell'artista-donna surrealista con la natura fertile ritorna in diverse opere dell’artista danese, tra cui il suo singolare «Autoritratto (Conosci te stesso) » (1937), acquisito dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim nel 2013. La mostra espone anche tre opere, incluso l'autoritratto, che furono esposte alla Biennale di Venezia del 1986, e che oggi, dopo oltre trent'anni, ritornano così a Venezia.
Informazioni utili
Rita Kernn-Larsen. Collezione Peggy Guggenheim - Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701 - 30123 Venezia. Orari: tutti i giorni, ore 10.00-18.00, chiuso il martedì. Ingresso: Intero € 15,00, ridotto over 65 €13,00, ridotto studenti fino a 26 anni € 9,00. Informazioni: info@guggenheim-venice.it o tel. 041.2405411. Sito internet: www.guggenheim-venice.it. Fino al 26 giugno 2017.
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