ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

lunedì 10 marzo 2008

Dalla Siberia a Ferrara: volo speciale per la «Moltiplicazione dei pani e dei pesci» del Garofalo

Giungerà a Ferrara, grazie alla collaborazione del Ministero per le Emergenze russo, la grande tela Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Benvenuto Tisi detto il Garofalo (Ferrara, 1481-1559), opera che andrà a comporre, con un'altra sessantina di lavori, il percorso espositivo della prima mostra organizzata da Ermitage Italia presso le eleganti sale del Castello estense, sede di una delle più importanti corti del Rinascimento italiano. Una notizia, questa, di pochi giorni fa che conferma il grande scrupolo scientifico e organizzativo dello State Hermitage Museum di San Pietroburgo, anche nelle sue sedi straniere, da Amsterdam a Londra.
E’ stato, infatti, lo stesso museo sulla Neva, uno dei più prestigiosi al mondo con i suoi ventiduemila pezzi catalogati, a chiedere al Ministero per le emergenze russo di consentire l’utilizzo di un velivolo speciale della propria flotta per il trasporto dalla Siberia a San Pietroburgo dell’opera, realizzata nel 1531 circa, per il perduto convento di San Bernardino, e oggi conservata presso il Museo delle belle arti del lontano Oriente, a Khabarovsk.
La tela, di quasi 3 metri di altezza e 2,5 di larghezza (troppo grande per essere trasportata con un aereo di linea), percorrerà, dunque, ben 15.000 chilometri, 9.000 in aereo e i restanti 6.000 in camion, per giungere nel nostro Paese in occasione della mostra Garofalo. Pittore della Ferrara estense (catalogo Skira editore), curata da Tatiana Kustodieva e Mauro Lucco, con la collaborazione di Michele Danieli e con il contributo di un pregevole comitato scientifico composto da Irina Artemieva, Francesca Cappelletti e Michail Piotrovsky.
L’appuntamento espositivo, in calendario da sabato 5 aprile a domenica 6 luglio, consentirà di rivedere questa bellissima tela, lontana da Ferrara dal 1792, insieme ad altre tre opere del complesso iconografico di San Bernardino, che fecero parte della collezione di papa Pio VI, a Palazzo Braschi a Roma, e che nel 1840 giunsero in Russia per volontà dello zar Nicola I: Le nozze di Cana di Galilea, L’allegoria del Vecchio e del Nuovo Testamento e L’andata al Calvario.
A differenza di queste ultime tele, conservate fin dal 1920 presso lo State Hermitage Museum e sottoposte nel 2007 a un accurato restauro proprio in vista dell’esposizione ferrarese, la Moltiplicazione dei pani e dei pesci fu trasferita al Museo per le belle arti del lontano Oriente nel 1931, dove è sempre rimasta, custodendo anche la presunta effige del pittore che, secondo la critica, si sarebbe ritratto insieme alla Madre Badessa nel gruppo di figure in basso a destra.
Oltre a queste quattro opere, la mostra al Castello estense, già ribattezzata la «prima grande monografica dedicata al Garofalo», allineerà importanti prestiti provenienti da prestigiosi musei internazionali come la National Gallery di Londra, lo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Museèe du Louvre di Parigi, il Kunstinstorisches Museum di Vienna, i musei capitolini di Roma, gli Uffizi di Firenze e il museo di Capodimonte a Napoli.
Nello specifico, saranno una sessantina le opere di Benvenuto Tisi, detto anche il «Raffaello ferrarese», che giungeranno nella città estense, venti delle quali mai esposte prima d’ora in Italia. Un complesso di lavori, quello in mostra, che consentirà di riscoprire questo artista, in passato sottovalutato dalla critica, ma in realtà già assai apprezzato come «moderno» da Giorgio Vasari, per la sua pittura e per il suo stile di vita, ma che darà anche la possibilità di analizzare i suoi influssi sulla scuola locale nella prima metà del Cinquecento. Il percorso espositivo presenterà, pertanto, una decina di dipinti di assoluta qualità di artisti del Rinascimento ferrarese come Domenico Panetti, Boccaccio Boccaccino, Dosso Dossi e Francesco Francia.
E', inoltre, previsto un itinerario cittadino che permetterà di ammirare i capolavori del Garofalo conservati nella Pinacoteca nazionale di Ferrara e i bellissimi affreschi di tema cortese di Palazzo Costabili (ora sede del Museo nazionale archeologico) e del Seminario Vecchio, dei quali si è concluso da pochi mesi un completo restauro finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio.

Didascalie delle immagini
(fig. 1) Castello estense, Ferrara; (fig. 2) Benvenuto Tisi detto il Garofano, Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Khabarovsk, Museo delle belle arti del lontano Oriente; (fig. 3) Benvenuto Tisi detto il Garofano, Santa Lucia, post 1529. Olio su tavola, cm 63x44. Roma, Pinacoteca capitolina; (fig. 4) Benvenuto Tisi detto il Garofalo, Allegoria del Vecchio e Nuovo Testamento, 1531-1535. Olio su tela, cm 318x257. San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage

[Le immagini sono state fornite da Villaggio Globale International, ufficio stampa della mostra Garofalo. Pittore della Ferrara estense]

Informazioni utili
Garofalo. Pittore della Ferrara estense
. Castello Estense - Ferrara. Orari: 9.30-19.30. Ingresso: interi € 10,00, ridotti € 8,00 (ultra 65enni, visitatori fino a 18 anni, convenzionati, disabili, altre riduzioni di legge e visitatori con biglietto della mostra Mirò. La terra), gruppi € 8,00 (da 15 a 30 visitatori con 1 gratuità oltre i 15 componenti paganti), scuole € 6,00 (2 gratuità a scolaresca); gratuito per bambini fino a 6 anni e giornalisti con tessera. Catalogo: Skira editore, Milano. Informazioni: call center 199.411.120. Sito web: www.mostragarofalo.it. Dal 5 aprile al 6 luglio 2008.

venerdì 7 marzo 2008

«FormA-Azione», in Friuli un convegno sui musei e la loro funzione educativa

«Promuovere riflessioni strettamente correlate alla nuova cultura del museo calato nella dimensione contemporanea e inteso come strumento di formazione e di sviluppo al servizio della scuola, dell'impresa, del territorio e di tutta la collettività»: questo lo scopo del convegno FormA-Azione. Museo-scuola-territorio-impresa, che si svolgerà nelle giornate da venerdì 14 a domenica 16 marzo in due tra le più note sedi espositive d’arte contemporanea del Friuli Venezia Giulia: la villa Manin di Passariano e il Centro d’arti visive Visionario di Udine. La tre giorni di studi, promossa dall’amministrazione regionale, è stata curata da Modidi, associazione locale nata con l’obiettivo di creare un Museo dei bambini e un Centro ReMida di riciclaggio creativo, e gode del sostegno organizzativo dei dipartimenti educativi del Castello di Rivoli e della stessa villa Manin.
Sulla nuova cultura del museo, a partire dalla formazione, si confronteranno numerosi esperti italiani e internazionali, tra cui Michelangelo Pistoletto (artista ed ideatore di Cittadellarte di Biella e Unideee), Jean Tormey (curatrice dei programmi per il pubblico del museo Tate di Liverpool), Fanny Serain (assistente alle relazioni con il pubblico e al servizio programmazione per i giovani del Centro nazionale d’arte e cultura Georges Pompidou di Parigi), Elisabeth Menasse (direttore dello Zoom Kindermuseum di Vienna), Synthia Griffin (Tate Modern education di Londra) e Francesco Bonami (direttore artistico di Villa Manin-Centro d’arte contemporanea di Passariano).
«L’intento della riflessione e del dibattito -spiega Anna Pironti, responsabile capo del Dipartimento educazione del Castello di Rivoli- «è proporre un modello di sviluppo non più incentrato sullo sfruttamento delle risorse, ma sulla qualità della vita, la cultura, la creatività e l’innovazione. Lo sviluppo di un territorio –precisa la studiosa– è strettamente correlato alla crescita del potenziale umano, che andrebbe sostenuto con interventi mirati a creare una speciale sintonia con la dimensione culturale del proprio tempo».
Non di molto diverso il parere di Concetta Giannangeli, presidente di Modidi e responsabile del Dipartimento educazione di villa Manin, che afferma: «considerato nel suo riflesso didattico-operativo, il museo diventa strumento d’innovazione e sviluppo per la scuola, la formazione universitaria, l’impresa, la collettività nella sua accezione più ampia». Un ruolo, questo, che viene posto in evidenza anche in un importante documento siglato dall’Unesco nel 1997: «I musei –vi si legge– offrono un ambiente dove è possibile apprendere anche in modo informale e flessibile, sollecitare interessi e curiosità esponendo i visitatori a una pluralità di stimoli –visivi, sensoriali, emotivi– e soprattutto facilitando il contatto con la propria memoria collettiva o con altre culture».
Il convegno si aprirà venerdì 14 marzo, alle 9.30, presso villa Manin con l’introduzione ai lavori di Concetta Giannangeli e gli interventi di Vittorino Boem (sindaco di Codroipo), Roberto Antonaz (assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia) e Francesco Bonami. Seguirà la prima sessione di studi sul tema La scuola dei musei. Funzione educativa e curricula formativi. Il ruolo di accademie e università, che vedrà nel ruolo di relatori numerosi docenti e ricercatori universitari, tra cui Franco Fabbro, Alessandro Del Puppo, Davide Zoletto, Carmen Lidon Beltran, Cristina Francucci, Carlo Montanaro e Franca Varallo.
Il giorno successivo, sabato 15 marzo, ci si sposterà al Visionario di Udine, dove, a partire dalle 9.30, si terrà una sessione di studi dal titolo Arte, creatività, impresa, introdotta da Enrico Bertossi (assessore regionale alle Attività produttive) e Carlo Faleschini (presidente di Confartigianato Udine), nella quale parleranno, tra gli altri, Catterina Seia (responsabile del progetto UniCredit & l’arte di UniCredit group), Michelangelo Pistoletto, Elena Ciresola (curatore della formazione a C4 di Caldogno), Patrizia Moroso (art director di Moroso) e Cristiano Seganfreddo (direttore di Fuoribiennale).
La sessione pomeridiana, in programma sempre al Visionario di Udine, sarà incentrata sul tema Pubblico e musei ed accoglierà interventi, tra gli altri, di Jean Tormey, Paola Pacetti (direttore dell’associazione Museo dei ragazzi di Firenze), e Sandra Piccinini (presidente dell’istituzione scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia).
Il convegno si chiuderà domenica 16 a villa Manin di Passariano, con un incontro dal titolo Forme e azioni per i musei dei bambini, cui parteciperanno Anna Casalino, Elisabeth Menasse e Synthia Griffin, e al termine del quale è in programma, intorno alle 15, una grande e spettacolare azione artistica a cielo aperto dedicata ad adulti, bambini e famiglie.
Nel corso della «tre giorni» verranno presentati gli esiti più significativi di esperienze museali italiane e straniere; si parlerà di progetti condivisi con università e accademie di belle arti e si ufficializzerà il documento redatto e sottoscritto da Educ@rte, associazione culturale che ha tra gli obiettivi la promozione e diffusione della nuova cultura del museo: un vero e proprio manifesto, il loro, in cui si attesta che la funzione educativa ha un ruolo specifico e non di servizio per la vita del museo.

Didascalie delle immagini
(fig. 1 e fig. 2) Laboratori didattici al C4 (Centro Cultura Contemporaneo Caldogno) di Caldogno, Vicenza; (fig. 3 e fig. 4) Attività didattiche promosse dall’associazione culturale Modidi di Passariano (Udine)

Informazioni utili
FormA-Azione. Museo-scuola-territorio-impresa. Date e orari: dal 14 al 16 marzo, dalle 9.00. Luoghi: villa Manin di Passariano, piazza Manin 10 – Passariano (Udine); Centro d’arti visive Visionario, via Asquini, 33 – Udine. Informazioni: assocazione Modidi-Centro ReMida, via Cartiera – Passariano (Udine), tel. 0432.900656, fax 0432.913893, cell. 347.0150955.Sito web: www.modidi.it.

giovedì 6 marzo 2008

«La barca dei comici», omaggio a Goldoni e Strehler

È con una recente produzione del Piccolo teatro di Milano e del Teatro gioco vita - teatro Stabile di innovazione di Piacenza che la stagione teatrale di Lugano rende omaggio a Carlo Goldoni, commediografo veneziano cui si devono opere straordinarie come La locandiera e Il servitore di due padroni e del quale si è commemorato nel 2007 il trecentesimo anniversario dalla nascita.
Lunedì 10 marzo al teatro Cittadella va, infatti, in scena La barca dei comici, splendida fantasia teatrale per attori e ombre, alla quale il regista Stefano de Luca, con la collaborazione di Stella Casiraghi, ha dato corpo lavorando su un episodio dei Mémoires, l’autobiografia goldoniana pubblicata a Parigi nel 1787.
A portare il pubblico tra i meandri della vita dello scrittore veneto, alla scoperta di quello che è unanimemente considerato il suo primo approccio con la magia del teatro e gli artifici del palcoscenico, saranno Alice Bachi, Tommaso Banfi, Giorgio Minneci e Stefano Moretti. Le scene portano la firma di Fabrizio Montecchi, autore anche delle le ombre con Nicoletta Garioni; mentre le musiche sono state realizzate da Fiorenzo Carpi e Marco Mojana.
Alla base dello spettacolo, pensato soprattutto per un pubblico giovane, c’è un copione di Giorgio Strehler, maestro della scena che con il commediografo veneziano condivise la passione quasi ossessiva per il teatro, nonché l’esigenza di rinnovarlo e riformarlo, e che dai Mémoires trasse una sceneggiatura per la Tv e, quindi, un testo teatrale, che non fu però mai trasformato in spettacolo.
«Da un miracolo di fantasia o di memoria» –ebbe a scrivere il regista triestino- «rinasce di colpo una storia della giovinezza di Carlo Goldoni, quando una mattina d’aprile partì in un favoloso viaggio per mare assieme a una compagnia di comici. La prima esperienza profonda, come un trauma dolcissimo» –continua Strehler. «Lì egli conosce, per la prima volta, tutto: l’amore, le donne, lo stupore, la curiosità per l’umano mondo dei comici, ed attraverso di essi, la curiosità per il mondo dell’uomo. Il Mondo e il Teatro si confondono ed è l’inizio di una inconsapevole vocazione...».
Da questo spunto nasce La barca dei comici, spettacolo incentrato sulla fuga dal collegio di Rimini di un giovane Goldoni, che, appena tredicenne, si imbarca con una compagnia di giro, per raggiungere la madre a Chioggia. Ha inizio così un’avventurosa navigazione per mare, insieme a compagni bizzarri e affascinanti. Una navigazione durata tre soli giorni, nella pancia di una barca che è un palcoscenico galleggiante, ma che diventa metafora dell’avventura di una vita intera, spesa nel teatro e per il teatro.
La storia si svolge in un’atmosfera creata dalla vivace alternanza tra fantasia e realtà, tra attori, marionette, ombre e maschere. Un mondo di giochi, suoni, luci e ombre porta, infatti, lo spettatore alla scoperta delle semplici e meravigliose possibilità del gioco teatrale, tra affascinante narrazione, testo scritto e arguta improvvisazione. Per usare le parole del regista Stefano de Luca, allievo di Strehler: «La barca dei comici è lo spazio magico del teatro […] il luogo dove tutto è possibile […]E’ l’incontro con la dimensione ludica dell’esistenza attraverso la comunicazione teatrale. O il suo ritrovamento. E’ la scoperta della complessità del mondo. E le Memorie di Carlo Goldoni? Il copione di una vita».
Dopo Lugano, La barca dei comici toccherà le città di Alessandria (13-14 marzo 2008), Treviso (18 marzo 2008) e Latina (22-24 aprile 2008). Al Piccolo di Milano sarà in cartellone dal 27 marzo al 2o aprile, al teatro Studio.

Didascalie delle immagini
(fig. 1, 2, 3 e 4) Una scena dello spettacolo La barca dei comici. Regia di Stefano de Luca. Foto di Margherita Busacca
[Le immagini sono state fornite da Sabine Bardelle, ufficio informazione e comunicazione della Città di Lugano]

Informazioni utili
La barca dei comici. Teatro Cittadella, corso Elvezia, 35 – Lugano. Orari: lunedì 10 marzo 2008, ore 20.30. Ingresso: ChF 40.00-16.00. Informazioni e prenotazioni: tel. +41(0)58.8667280 o www.ticketcorner.com. Sito web: www.luganoinscena.ch.

Curiosando nel Web
il blog di Stefano de Luca
Il sito di Stefano de Luca
il sito del Piccolo Teatro di Milano
Il sito del Teatro gioco vita di Piacenza