ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

venerdì 8 giugno 2012

Tintoretto, «L’ultima cena» in mostra a Milano

Da Roma a Milano, per ritornare definitivamente a Venezia. E’ questo il viaggio che compirà nei prossimi giorni «L’ultima cena» di Jacopo Robusti, detto Tintoretto (1519- 1594), opera recentemente sottoposta a un attento restauro conservativo, grazie al finanziamento della banca Cariparma-Crédit Agricole.
Dopo essere stata esposta alle Scuderie del Quirinale, nella grande antologica che Vittorio Sgarbi ha voluto dedicare al maestro veneziano, la tela, da sempre conservata in Laguna, nella chiesa di San Polo, sarà eccezionalmente esposta, da giovedì 14 a martedì 19 giugno 2012 (e per i soli clienti Vodafone anche nella giornata di mercoledì 13 giugno 2012), al Museo diocesano di Milano, nella Sala dell’Arciconfraternita.
L’opera, realizzata tra il 1574 e il 1575, fu commissionata all’artista veneto, definito da Giorgio Vasari «il più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura», dalla Scuola del Sacramento della chiesa di San Polo.
Soggetto della raffigurazione, che è stata riportata a nuova vita nell’arco di soli tre mesi, grazie ad un’equipe diretta da Giulio Manieri Elia, direttore del Museo di Palazzo Grimani e Vicedirettore delle Gallerie dell’Accademia, è il noto episodio evangelico dell'ultima cena, ambientato in un interno domestico.
Rispetto a precedenti tele di uguale soggetto, il Tintoretto fissa il suo occhio non sull’annuncio del tradimento di Giuda, ma sul momento dell’Eucarestia sub specie panis. Un dettaglio, questo, evidenziato da Carlo Ridolfi nel 1648, all’interno del volume «Le maraviglie dell'arte, ovvero Le vite degli illustri pittori veneti e dello Stato»: «In san Polo ammirasi un'altra Cena, ove Nostro Signore comunica gli Apostoli, diversandosi in quella dalle inventioni operate in questo proposito, non mancando al Tintoretto materia di nuovi concetti, poiché era l'ingegno suo un'Erario d'ogni più rara curiosità».
In questo modo, l'artista traduceva in immagine la disposizione del concilio di Trento nella quale si affermava che sotto la sola specie del pane è contenuto interamente il corpo di Cristo e la corredava di una serie di episodi, dedicati a illustrare il lavoro dei suoi committenti, che erano tenuti ad assistere gli ammalati, a sfamare gli indigenti, e a portare l'ostia consacrata per la comunione ai parrocchiani incapaci di raggiungere la chiesa.
«I protagonisti dell'evento -afferma Margaret Binotto, nella scheda dell’opera- recitano la parte loro assegnata dal testo evangelico, ma nel contempo si fanno portatori di altri più sottesi e simbolici significati. Cristo si alza all'improvviso e spalanca le braccia per distribuire il pane ai due discepoli con un gesto che prefigura l'imminente sacrificio sulla croce: al movimento dei due che si chinano a ricevere il pane consacrato si contrappone dinamicamente l'atto caritatevole degli apostoli che si allontanano dalla mensa pasquale per sfamare il mendicante infermo in primo piano e, a destra, la bimbetta, dando così concretezza d'immagine alla benedizione monastica della Cena. Tra i partecipanti al rito il più riconoscibile è Giuda, che porta alla cintura la bisaccia e appoggia la mano traditrice sul tavolo».


Didascalie delle immagini
[fig. 1] Jacopo Robusti, detto Tintoretto, «Ultima Cena», 1574-75. Olio su tela, 228 x 535 cm. Venezia, Chiesa di San Polo. Tela completa; [fig. 2, fig. 3 e fig. 4] Jacopo Robusti, detto Tintoretto, «Ultima Cena», 1574-75. Olio su tela, 228 x 535 cm. Venezia, Chiesa di San Polo. Particolare



Informazioni utili
«Tintoretto. L’ultima cena». Museo diocesano, Corso di Porta Ticinese, 95 – Milano. Orari: da giovedì 14 a martedì 19 giugno, ore 10.00–24.00; lunedì 18 giugno, ore 10.00-18.00. Ingresso gratuito. Informazioni: tel. 02.89420019; info.biglietteria@museodiocesano.it. Sito web: www.museodiocesano.it. Da giovedì 14 a martedì 19 giugno 2012.

giovedì 7 giugno 2012

Da Shakespeare a Vermeer: tutte le arti sul palco di «The Season»

Compie otto anni «The Season», festival promosso dalla New York University Firenze presso villa La Pietra. Dal 15 al 27 giugno, attori, scrittori, musicisti e artisti di fama internazionale sfileranno negli scenografici giardini all’italiana dell’elegante residenza toscana (in passato anche sede di rappresentanza dell’Ambasciata di Prussia) per presentare spettacoli, concerti di musica classica e jazz, documentari, coreografie danzate, letture di opere letterarie, il tutto rigorosamente in lingua originale.
A inaugurare la manifestazione, i cui eventi saranno tutti ad ingresso gratuito, sarà, al cinema Oden di Firenze, la prima italiana di «Auf Wiedersehen, ‘Til We Meet Again» (15 giugno 2012, ore 10.15), un documentario non convenzionale che racconta la storia di una famiglia attraverso gli occhi di un ragazzino di dieci anni. Madrina dell’evento sarà Chelsea Clinton, figlia dell’ex presidente degli Stati Uniti, che dialogherà con la regista e attivista Linda G. Mills.
Sarà, dunque, la volta dello spettacolo «Macbeth» di William Shakespeare (21 giugno 2012, ore 19.30), su musiche di Jonathan Batiste e della Stay Human Band, che vedrà in scena Jacob Olesen, Lucas Caleb Rooney, Erica Tazle e Teagle Bougere, attori della Continuum Company della NYU Tisch School of the Arts.
Da villa La Pietra, «The Season» si sposterà, quindi, a Palazzo Strozzi, dove si terrà «Vermeer's Daughter» (22 giugno 2012, ore 18), una conversazione di Benjamin Binstock, autore del libro «Vermeer’s Family Secrets: Genius, Discovery and the Unknown Apprentice», con Lawrence Weschler, firma del «New Yorker» e autore di svariati libri.
Toccherà, poi, alla prova generale aperta al pubblico di «Flora - Essences of Dance» (22 giugno 2012, ore 20.30), coreografia di Giorgio Mancini, con il GM Ballet Firenze e su musica di Philip Glass, che verrà presentata in anteprima il giorno successivo (23 giugno 2012, ore 20.30), subito dopo una conferenza di Lawrence Weschler, dal titolo «Art and Science as Parallel and Divergent Ways of Knowing» (23 giugno 2012, ore 18.30).
In questi due giorni, la rassegna fiorentina ospiterà anche Jonathan Batiste con il suo gruppo di jazz moderno, Stay Human Band, (22 giugno 2012, ore 21.00), e la presentazione di due filmati, «Light is Calling» e «Spark of Being» (23 giugno 2012, ore 21.00), del regista americano Bill Morrison.
Dal cinema si passerà alla letteratura con l’incontro «Writers Reading» (24 giugno 2012, ore 17.00), in programma a Palazzo Grassi: un pomeriggio con quattro poeti e scrittori di fama internazionale, Francine Prose, Dorothea Lasky, Yusef Komunyakaa e Ben Okri, che leggeranno brani delle loro opere.
Da Palazzo Strozzi si ritornerà a villa La Pietra per il gran finale. Tre gli eventi in programma. Si inizierà con la prima italiana della nuova colonna sonora pwe il film tedesco d’animazione «The Adventures of Prince Achmed», diretto nel 1926 da Lotte Reiniger (25 giugno 2012, ore 21.00). L’opera, primo lungometraggio animato al mondo, è creato con la tecnica delle ombre cinesi e dimostra come gli effetti speciali possano essere creati usando semplicemente sagome in bianco e nero su sfondi colorati. La musica originale era di Wolfgang Zeller ed è stata riscritta, per questo progetto, da cinque compositori contemporanei: Andrea Cavallari, Gwyn Pritchard, Diego Uzal, Elia al Koussa, Rudolf Hild.
Toccherà, quindi ad un adattamento in lingua inglese dello spettacolo «Il servitore di due padroni» di Carlo Goldoni (26 giugno 2012, ore 18.00), con diciotto studenti del corso avanzato di Commedia dell’arte. Mentre a chiudere il cartellone sarà la prima mondiale del «Flora - Essences of Dance» (27 giugno 2012, ore 19.00), una serie di duetti coreografati da Giorgio Mancini, su musica di Philip Glass, che faranno rivivere la magia della danza tra le architetture di gusto rinascimentale del giardino, costruito nella prima metà del Novecento per volontà di Arthur e Hortence Acton.



Didascalie delle immagini
[fig. 1] Logo di «The Season 2012»; [fig. 2] Villa La Pietra, Firenze; [fig. 3] Una scena del film d’animazione «The Adventures of Prince Achmed»</b>, diretto da Lotte Reiniger; [fig. 4] Copertina del libro «Vermeer’s Family Secrets: Genius, Discovery and the Unknown Apprentice» di Benjamin Binstock


Informazioni utili
«The Season 2012». Rassegna di musica, teatro, danza, cinema, letteratura e animazione, promossa dalla New York University Firenze. Orari e programma: http://www.nyu.edu/global/lapietra/season/. Ingresso libero, con prenotazione obbligatoria al numero 055.5007212 o all’e-mail lapietra.reply@nyu.edu. Informazioni: Villa La Pietra, via Bolognese, 120 – Firenze, tel. 055.5007210 (Ufficio eventi). Dal 15 al 27 giugno 2012.

A Siena un’università a tutto jazz


In Toscana si va a scuola di Jazz. Sono aperte, fino al 18 settembre, le iscrizioni alla neonata SJU - Siena Jazz University, scuola d’alta formazione della Fondazione Siena Jazz, prima istituzione italiana non statale autorizzata dal Ministero a rilasciare titoli accademici equiparati a quelli dei conservatori statali e dei corsi di laurea universitari italiani ed europei.
La nuova offerta formativa senese, riservata a un massimo di novantasei allievi selezionati, prevede dieci corsi di diploma accademico e dodici cattedre, una per ciascuno dei corsi di strumento (pianoforte jazz, chitarra jazz, contrabbasso jazz, basso elettrico, tromba jazz, trombone jazz, clarinetto jazz, sassofono jazz, batteria e percussioni jazz e canto jazz), più una cattedra aggiuntiva di sassofono jazz ed una di batteria e percussioni jazz. Trentanove i docenti, tutti musicisti di fama internazionale, che verranno coinvolti in questa nuova offerta formativa della fondazione senese, che si occupa già di ricerca con il Centro nazionale studi sul jazz «Arrigo Polillo».
I corsi annuali si svolgeranno in quattro giorni intensivi, previsti ogni due settimane, per un periodo complessivo di otto mesi nell’arco dell’anno accademico. Le ore di lezione saranno trecentonovantadue per anno accademico, per un totale di millecentosettantasei ore nel triennio. Nel piano di studi sono previste trentadue ore individuali di strumento, sessantaquattro ore di lezione di musica d’insieme, con formazioni composte da massimo sei elementi, in cui ogni docente insegna suonandovi come leader della formazione. Rientrano nell’offerta formativa la realizzazione di produzioni musicali specifiche, da eseguire in festival jazz italiani ed europei convenzionati, stage e laboratori con musicisti nazionali e internazionali e concerti e esibizioni di allievi e docenti durante il percorso di formazione.
Gli allievi avranno a disposizione venti aule completamente attrezzate con strumentazione musicale, elettronica ed informatica di eccellenza e potranno utilizzarle per le lezioni, ma anche per lo studio individuale e di gruppo. Ogni aula ha una dotazione strumentale unica nel settore a livello europeo, che, nel complesso, si compone di sedici pianoforti a coda e mezza coda, trentadue tastiere elettroniche a tasti pesati, ventisette batterie complete, cinquanta amplificatori per chitarra e basso, undici impianti voce per i cantanti, venti impianti hi-fi, quaranta computer Apple, con software musicali, tre contrabbassi, due bassi elettrici, un vibrafono, percussioni brasiliane e africane. Le aule sono aperte non stop, dalle 9 a mezzanotte, dal lunedì al venerdì.

Tra i servizi per gli allievi c’è anche l’accesso all’archivio e alla biblioteca del centro studi, nel quale sono conservati e disponibili oltre tremila volumi, oltre diecimila riviste ed infine oltre quarantamila supporti sonori, dai primi cilindri di Edison agli attuali supporti audio-video: cd, dvd, ecc. Assistenza per tesi e dissertazioni. A disposizione degli allievi anche la biblioteca didattica con oltre seicento volumi tra manuali e video, integralmente indicizzata e informatizzata.
Tutti gli studenti iscritti saranno dotati di un proprio account e di una password, con le quali sarà garantito l’accesso alla rete informatica che offre servizi intranet, come la consultazione di spartiti e basi musicali on-line, specifici software musicali per lo studio del jazz predisposti dalla scuola, e un accesso internet per la consultazione delle risorse web.
Durante il triennio saranno attivati progetti Erasmus attraverso le convenzioni con prestigiosi istituti musicali europei e convenzioni specifiche per collaborazioni e scambi di allievi e docenti con alcune delle più prestigiose istituzioni europee e statunitensi, come il Dipartimento di jazz del Conservatorio superiore di musica di Parigi, il Conservatorio di Maastricht, il Dipartimento di jazz della New York University, il «Global Jazz Institute» del Berklee College of Music, il Conservatorio di Amsterdam ed altri ancora.
Grazie all’intervento delle istituzioni e degli enti locali, regionali e nazionali, la Fondazione Siena Jazz concederà borse di studio a studenti meritevoli che si siano distinti nell’esame d’ammissione. Saranno, inoltre, a disposizione degli studenti alloggi nelle case dello studente presenti sul territorio e alle mense universitarie.

Informazioni utili 
 SJU - Siena Jazz University. Corsi di diploma accademico. Informazioni e iscrizioni: Fondazione Siena Jazz - Fortezza Medicea, piazza della libertà, 10 – Siena, tel. 0577.271401 o info@sienajazz.it. Web Site: www.sju.sienajazz.it. Iscrizioni fino al 18 settembre 2012.

sabato 26 maggio 2012

Dal «Premio Shangai» a «Diversi e Uguali», concorsi per giovani pittori e fumettisti

Due mesi in Cina, gratis, per poter sperimentare la propria arte in un tessuto culturale differente: ecco quanto propone la prima edizione del Premio Shanghai, promosso da due nostri ministeri, quello degli Beni culturali e quello degli Affari esteri, in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Shangai e l’Istituto Garuzzo per le arti visive.
Il concorso, al quale si accede con un’adeguata conoscenza della lingua inglese e un piano di lavoro creativo, è rivolto a giovani italiani e cinesi, tra i 18 e i 35 anni di età, attivi nell’ambito delle arti figurative. Attraverso una selezione concorsuale, verranno selezionati tre giovani artisti per nazionalità, nell’intento di promuovere e favorire la ricerca artistica e culturale tra i due Paesi, individuando le esperienze più promettenti. Le iscrizioni per gli italiani rimarranno aperte fino al 30 giugno 2012; la pubblicazione del bando per gli artisti cinesi avverrà, invece, nel secondo semestre del 2012. Ai vincitori verranno offerti due mesi di residenza artistica rispettivamente in Cina e in Italia, durante i quali avranno modo di conoscere ed integrarsi con la cultura locale, di essere seguiti da un tutor e di realizzare ed esporre il proprio lavoro in uno spazio di Shanghai.
Permette, invece, di esporre al Mar di Ravenna il Premio Marina di Ravenna 2012, promosso dalla cooperativa culturale Capit, con il patrocinio, tra gli altri, della Presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero per i Beni e le Attività culturali e della Regione Emilia Romagna. La partecipazione è riservata a pittori italiani e stranieri, di età inferiore a 40 anni. Sono ammesse opere inedite (di formato non inferiore a cm 70 x 80 e non superiore a cm 100 x 120) e riconducibili esclusivamente al linguaggio della pittura.
Tra le opere pervenute ne verranno selezionate una trentina, alle quali verrà dedicata, dal 23 agosto al 9 settembre 2012, una mostra presso la galleria FaroArte di Marina di Ravenna. Tra questi lavori, tutti raccolti in catalogo, ne verranno selezionati cinque. Ai vincitori verrà allestita una mostra di più opere (una stanza personale per ogni artista), dal 7 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013, al Mar. Guarda, infine, al mondo dei fumetti il concorso «Diversi e Uguali», promosso dall'associazione culturale Rule-Hot, in collaborazione con la Scuola internazionale di comics e il Centro servizi per il volontariato della Regione Marche.
Il concorso, il cui termine ultimo per l'invio dei materiale è fissato al 6 luglio 2012, è riservato a creativi di tutte le età, studenti, fumettisti, animatori, vignettisti, illustratori, grafici, disegnatori. Obiettivo è quello di indagare il concetto di diverso e uguale, due realtà imprescindibili l'una dall'altra, e di proporre una personale visione a fumetti di come il diverso, in una pluralità di culture, possa diventare l’uguale, il simile, il conosciuto.
Le opere migliori, decretate da una commissione di esperti, comporranno la mostra che si terrà a Fano, in occasione di «Disegni Diversi. Festival del fumetto che vive il quotidiano», manifestazione più ampia dedicata alla promozione della letteratura a fumetti. La commissione premierà, per ciascuna categoria, le tavole che si saranno contraddistinte per originalità e attinenza alla tematica del concorso. Tra i premi in palio, l'iscrizione gratuita per un anno ad uno dei corsi a scelta tra fumetto, illustrazione o grafica in una delle otto sedi della «Scuola internazionale di comics».

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Immagine promozionale del Premio Shanghai, residenze per artisti italiani e cinesi; [fig. 2] Veduta esterna del Mar; [fig. 3] Immagine promozionale del concorso «Diversi e Uguali», lanciato in occasione di «Disegni Diversi. Festival del fumetto che vive il quotidiano»


Informazioni utili 
Premio Shanghai, residenze per artisti italiani e cinesi. Data ultima di consegna dei materiali: 30 giugno 2012. Informazioni: Segreteria organizzativa del Premio Shanghai, premioshanghai@libero.it, tel. 011.19781500; Istituto italiano di cultura – sezione di Shanghai, iicshanghai@esteri.it, tel. 0086.21.54075588 (int. 157). Sito internet: www.premioshanghai.webnode.it.
Premio Marina di Ravenna 2012. Data ultima di consegna dei materiali: 31 maggio 2012. Informazioni: Premio Marina di Ravenna c/o Capit, via Gradenigo, 6 – 48122 Ravenna, capitra@libero.it o tel. 0544.591715 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12). Sito internet: www.capitra.it.
Concorso «Diversi e Uguali». Data ultima di consegna dei materiali: 6 luglio 2012. Informazioni: disegnidiversi@gmail.com. Sito internet: disegnidiversi.wordpress.com.

sabato 19 maggio 2012

Premio Francesco Fabbri, scatti da tutto il mondo in concorso

Arte emergente e fotografia moderna sotto i riflettori della prima edizione del Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee, il cui bando rimarrà aperto fino a domenica 16 settembre 2012.
Il concorso, che vuole creare anche un momento di confronto tra autori di differenti Paesi del mondo, è promosso dalla Fondazione Fabbri di Pieve di Soligo, nel Trevigiano, una onlus da sempre impegnata, con i suoi festival culturali e i suoi progetti residenziali, nella promozione dei linguaggi contemporanei.
«L'idea che sottende al premio -si legge nella nota stampa di presentazione- è una visione dell'arte che si muove attraverso una pluralità di linguaggi che seguono direttrici ibride su scala globale. In un tale contesto vi è la necessità di realizzare dei momenti di visibilità degli autori contemporanei che compiono una ricerca innovativa, creando delle connessioni con il sistema dell'arte e sostenendo la loro opera. La fondazione vuole così compiere un'attività di scouting e mappatura dei mutamenti in atto e creare delle istantanee sulla creatività internazionale attraverso un bando rivolto agli artisti di tutto il mondo».
Il premio, che si propone anche di creare occasioni di confronto tra gli artisti, gli operatori del settore e la critica d’arte, è suddiviso in due sezioni. La prima è dedicata agli autori emergenti, di età inferiore ai 35 anni, che potranno partecipare al concorso con ogni forma creativa visuale, dalla pittura alla scultura, dall'installazione alla fotografia, dalla video arte alla performance, fino al disegno e alla grafica. La seconda è rivolta alla fotografia contemporanea in continuità con l'azione della Fondazione Fabbri, promotrice di «F4_un'idea di fotografia», festival dedicato alla fotografia moderna e contemporanea. Vi potranno partecipare autori da ogni Paese del mondo, senza limiti di età.
A decretare i vincitori del concorso, che gode del patrocinio della Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche) e del Gai (Giovani artisti italiani), sarà una prestigiosa giuria composta da critici e curatori di fama, quali Antonio Arévalo, Daniele Capra, Martina Cavallarin, Valerio Dehò, Luca Panaro, Stefania Rössl, Alessandro Trabucco e Francesco Zanot.
Le opere finaliste saranno esposte, dal 24 novembre al 23 dicembre, a Villa Brandolini di Pieve di Soligo; durante il vernissage saranno proclamati i vincitori assoluti delle sezioni, che riceveranno un premio di 4.000 euro ciascuno. Le due opere vincitrici entreranno nella collezione della Fondazione Fabbri e saranno custodite a Casa Fabbri, il nuovo centro che ospita progetti residenziali e workshop legati alla contemporaneità. La giuria attribuirà, inoltre, delle menzioni speciali della critica, per segnalare alcune opere particolarmente valenti e favorirne una visibilità.


Didascalie delle immagini 
[fig. 1 e 2] Veduta esterna di Villa Brandolini, a Pieve di Soligo, sede della mostra conclusiva del Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee


 Informazioni utili 
Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee. Informazioni: Fondazione Francesco Fabbri onlus, piazza Libertà, 7 – Solighetto (Pieve di Soligo) – Treviso, premio@fondazionefrancescofabbri.it. Bando: www.fondazionefrancescofabbri.it/piattaforme-culturali/premio-francesco-fabbri. Data ultima di consegna: domenica 16 settembre 2012.