ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

giovedì 23 giugno 2016

Concerti, osservazioni astronomiche e serate a lume di candela: l’estate del Fai

Dal giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi al bosco di San Francesco ad Assisi, dall’abbazia di San Fruttuoso al parco della Villa Gregoriana di Tivoli: sono tanti i beni del Fai – Fondo per l’ambiente italiano che, questa estate, apriranno le proprie porte a momenti di svago culturale come serate di osservazione delle stelle, concerti o appuntamenti di giardinaggio.
La splendida Villa del Balbianello a Lenno, affacciata sul lago di Como, sarà, per esempio, teatro, nelle giornate del 23 e 30 agosto, del ciclo di appuntamenti «Sete di cultura e peccati di gola»: raffinati aperitivi in un’atmosfera da sogno con visita degli interni, musica, osservazioni astronomiche e un buon drink. Brindisi in una cornice architettonica di indubbio fascino è anche quello che offrirà ai suoi ospiti Casa Carbone a Lavagna, nel Genovese, dove tutti i martedì e sabato di luglio e agosto i visitatori potranno gustarsi un elegante aperitivo, circondati da piante esotiche e ornamentali, fiori variopinti e agrumi profumati.
Il buon cibo sarà protagonista anche della proposta estiva del Giardino della Kolymbethra, nella Valle dei Templi, con i due appuntamenti di «Notte tra gli aranci», in agenda per le serate del 13 e del 27 agosto. Il sito agrigentino sarà, inoltre, al centro della rassegna «Note di Zagara: musica e sapori di Sicilia al tramonto», in cartellone dal 16 al 20 agosto.
Il parco Villa Gregoriana a Tivoli proporrà, invece, per tutti i sabati estivi le visite guidate «A lume di candela», suggestive passeggiate al crepuscolo durante le quali assistere allo spettacolo della cascata dell’Aniene alla magica luce di fiaccole e candele.
Anche il borgo di San Fruttuoso, a Camogli, sarà interamente illuminato da candele nella serata di sabato 30 luglio per le celebrazioni della «Notte del Cristo degli Abissi», il tradizionale corteo subacqueo annuale con la benedizione del mare e la Messa sulla spiaggia. Il paesino ligure sarà anche scenario della ventitreesima edizione di «Concerti all’Abbazia», in agenda per le serate del 23 e 31 luglio e del 6, 13, 15, 16 e 20 agosto.
Le sette note animeranno anche il Monastero di Torba che sabato 2 luglio ospiterà il «Concerto delle dame», un appuntamento di musica classica cinquecentesca a cura dell’ensemble baroque «I Solisti Ambrosiani». Mentre punta sul jazz la vicina Villa Panza di Varese con l’appuntamento in agenda giovedì 7 luglio, un cine-concerto live dedicato al film-maker Gianfranco Brebbia, con proiezione di due suoi film e musica, realizzato in collaborazione con la Fondazione cinetica italiana. La lirica la farà, invece, da padrona a Villa Fogazzaro Roi, dove domenica 11 settembre si terrà un concerto con il soprano Anna Delfino e il quintetto di fiati Spirabilia dedicato alla tradizione operistica italiana.
L’estate 2016 sarà anche occasione per gli appassionati di astronomia di osservare la volta celeste nelle spettacolari cornici dei beni di proprietà del Fai. Il primo appuntamento si terrà al Monastero di Torba nella serata di venerdì 15 luglio, quando andrà in scena «Astronomi per una notte: il giardino delle galassie», viaggio alla scoperta delle bellezze del cosmo con osservazione guidata al telescopio a cura dell’Osservatorio Astronomico G.V. Schiaparelli del Campo dei Fiori di Varese.
A seguire, mercoledì 10 agosto, la Notte di San Lorenzo illuminerà il cielo di Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, di Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno, del Monastero di Torba a Gornate Olona e del bosco di San Francesco ad Assisi; mentre venerdì 12 agosto è prevista una visita guidata in notturna con osservazione astronomica alla Baia di Ieranto a Massa Lubrense, nel Napoletano, in compagnia dell’astrofilo Piter Cardone, che proporrà un parallelo tra mito e studio delle costellazioni.
E ancora, per ferragosto la fondazione invita il pubblico di Villa Fogazzaro Roi, del Castello della Manta, del Castello di Masino, del Monastero di Torba, di Villa della Porta Bozzolo e di Villa dei Vescovi a trascorrere la giornata all’insegna della spensieratezza, della cultura e dell’arte, grazie a spettacoli pirotecnici, gite in battello, attività di svago e pic-nic all’aria aperta.
Mentre l’ultimo appuntamento con le stelle si terrà a Villa e Collezione Panza, nella serata di venerdì 16 settembre, con approfondimenti sulla luce e osservazioni con telescopi in compagnia delle guide dell’Osservatorio del Campo dei Fiori.
Il Fai – Fondo per l’ambiente italiano pensa anche agli amanti dello sport: alla Baia di Ieranto si avrà la possibilità di scoprire la storia e di esplorare magnifici angoli di natura incontaminata tra trekking, kajak e snorkeling. Sono, inoltre, in programma lezioni di yoga al tramonto.
Mentre Villa Gregoriana apre i battenti permettendo, fino a novembre, di assistere e partecipare agli straordinari lavori che i suoi giardinieri compiono ciclicamente nelle diverse stagioni. Nel periodo estivo, «Aperti per giardinaggio», questo il titolo dell’iniziativa, si terrà il 16 luglio, 20 agosto e 17 settembre ed offrirà l’occasione per scoprire gli straordinari interventi di treeclimbing nelle rive scoscese che scendono fino alle rive dell’Aniene e che necessitano di periodica ripulitura dalle piante e la potatura dei lecci.
Ad accompagnare i visitatori dei beni di proprietà del Fai verso l’autunno sarà l’appuntamento in cartellone domenica 18 settembre a Villa dei Vescovi: «Agricola», appuntamento dedicato alla vendemmia, l’attività di fine estate per eccellenza, e all’antica arte della pigiatura dell’uva.

Per saperne di più
www.fondoambiente.it

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Abbazia di San Fruttuoso, Camogli (Genova). Foto di Santi Caleca, 2012. © FAI - Fondo Ambiente Italiano; [fig. 2] Baia di Ieranto. Foto di Antonella De Angelis, 2015 © FAI - Fondo Ambiente Italiano; [fig. 3] Giardino della Kolymbethra. Foto di  Antonietta  Abissi, 2007 © FAI - Fondo Ambiente Italiano; [fig. 4] Villa Fogazzaro Roi, Ora Valsolda. Foto Susy Mezzanotte © Archivio FAI - Fondo Ambiente Italiano

Informazioni utili
Per info e prenotazioni a Villa del Balbianello: tel. 0344.56110 – faibalbianello@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni a Villa Fogazzaro Roi: tel. 335.7275054 – faifogazzaro@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni a Villa Della Porta Bozzolo: tel. 0332.624136 – faibozzolo@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni a Villa e Collezione Panza: tel. 0332.283960 – faibiumo@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni al Castello e Parco di Masino: tel. 0125.778100 – faimasino@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni al Parco Villa Gregoriana: tel. 0774.332650 – faigregoriana@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni al Giardino della Kolymbethra: tel. 335.1229042 – faikolymbethra@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni al Bosco di Assisi: tel. 075.813157 – faiboscoassisi@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni alla Baia di Ieranto: tel. 335.8410253 
Per info e prenotazioni al Monastero di Torba: tel. 0331.820301 – faitorba@fondoambiente.it
Per info e prenotazione a Villa dei Vescovi: tel. 049.9930473 – faivescovi@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni all’Abbazia di San Fruttuoso: tel. 0185.772703 – fai.sanfruttuoso@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni a Casa Carbone: tel. 0185.393920 – faicarbone@fondoambiente.it
Per info e prenotazioni al Castello della Manta: tel. 0175.87822 – faimanta@fondoambiente.it

mercoledì 22 giugno 2016

Firenze vista dall’alto: aprono al pubblico le torri della Zecca e San Niccolò

Firenze vista dall’alto, da prospettive inedite. È quanto accadrà questa estate, a partire da venerdì 24 giugno, con il progetto ideato dal Comune di Firenze e dall’Associazione Mus.e, con la collaborazione della Fondazione Angeli del Bello. Fino alla fine di settembre, i visitatori della città toscana potranno accedere a Torre Zecca e Porta Romana, oltre a porta San Nicolò, già riaperta nel 2011.
Tutte e tre queste architetture fanno parte dell’ultima cerchia muraria fiorentina, realizzata a partire dal 1284 e il cui progetto è legato al nome di Arnolfo di Cambio. Un’impresa grandiosa e impegnativa, questa, tanto che i lavori si concluderanno solo nel 1333, avendo dato vita a un circuito murario lungo più di otto chilometri e intervallato da quindici grandi porte di accesso, oltre a numerose torri di difesa.
Il percorso partirà da Porta Romana, originariamente dedicata a San Pier Gattolino (dal nome di una chiesa nelle vicinanze), la cui visita consentirà di percorrere anche uno dei pochi tratti di mura tuttora esistenti: i visitatori potranno entrare da via Gusciana, che un tempo ospitava le stalle dei fiaccherai e le botteghe degli scalpellini, per salire sul camminamento esterno delle mura e giungere alla “soffittona” della porta, realizzata negli anni Venti del Trecento su disegno di Jacopo Orcagna, ma sensibilmente abbassata nel Cinquecento per non diventare facile bersaglio delle artiglierie nemiche.
Si proseguirà, quindi, con Porta San Niccolò, porta maestra a ridosso dell’Arno edificata intorno al 1345, unica fra le torri ad aver mantenuto l’originaria altezza perché protetta dalla collina di San Miniato. Di questa “regina delle torri” i visitatori potranno gustarne la storia, pietra dopo pietra, per poi godere di una meravigliosa vista sulla città.
Infine dirimpetto, dall’altra parte del fiume, la Torre della Zecca, il cui nome ricorda il luogo dove venivano coniate le monete fiorentine grazie all’uso di magli azionati dal flusso dell’acqua del fiume. La visita consentirà così di apprezzare la storia della torre ma anche di conoscere – tra fiorini, denari e quattrini – le vicende della zecca cittadina, qui trasferitasi dalla primitiva collocazione nei pressi di Palazzo Vecchio per l’edificazione della Loggia dei Signori.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1 ] Porta Romana; [fig. 2] Torre Zecca; [fig. 3] Torre San Niccolò

Informazioni utili 
Torre San Niccolò: tutti i giorni, dal 24 giugno al 30 settembre |  ore 17.00-20.00 | visite guidate ogni 30’ (dal 15 al 30 settembre | ore 16.00-19.000);  Torre della Zecca: 25 giugno - 17 luglio - 6 agosto - 18 settembre | 17.00-20.00 | visite guidate ogni 30’ (appuntamento all'ingresso della Torre);  Porta Romana: 26 giugno - 23 luglio - 21 agosto - 10 settembre | 17.00-20.00 | visite guidate ogni 30’ (appuntamento in via Gusciana all'interno del parcheggio della Calza)
Ingresso: € 4,00; gratuito per guide turistiche e interpreti, disabili con accompagnatori, membri Icom, Icomos e Iccrom; gli spazi sono visitabili a partire dagli otto anni di età; in caso di piogga il servizio è annullato. Informazioni e prenotazioni: tel 055.2768224 o 055.2768558 o info@muse.comune.fi.it 

Festival di Bellagio e del lago di Como, un’estate di musica e teatro

Concerti da camera, opera lirica, teatro, ma anche cinema, letteratura e arti figurative: sono questi gli ingredienti della sesta edizione del festival di Bellagio e del Lago di Como, in programma dal 23 giugno all’8 settembre in oltre venti località che si affacciano sul bacino lacustre lombardo. Più di cinquanta gli appuntamenti in cartellone -tutti a ingresso gratuito (oppure con raccolta fondi per finalità benefiche)-, che vedranno in scena ospiti di chiara fama come il pianista Andrea Bacchetti, il violoncellista Andrea Favalessa, il violinista Gennaro Cardaropoli e i direttori Pavel Berman, Massimiliano Caldi, Benjamin Bayl e Tamas Vasary.
A dirigere ancora una volta il festival, che inizierà e terminerà nella scenografica cornice dello storico Salone Reale del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio, è la pianista compositrice Rossella Spinosa, la cui idea guida punta ancora una volta punta sul binomio vincente cultura e turismo.
Il festival vede confermata per il secondo anno consecutivo la residenza dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali che realizzerà ben otto concerti tra Erba, Como e altre località delle province comasca e lecchese. Mentre tra le formazioni cameristiche ed orchestrali che si esibiranno vanno segnalate l’Accademia del Ricercare di Torino, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e la Kodaly Zoltan World Youth Orchestra (Ungheria).
Diversi saranno, poi, i progetti di produzione della Bellagio Festival Orchestra (orchestra nata in seno alla manifestazione nel corso delle precedenti edizioni) con programmi dal barocco ai nostri giorni.
Come da tradizione del festival, numerosi saranno, inoltre, i progetti dedicati alla contemporaneità, con commissione di nuovi lavori teatrali e musicali dedicati alle ricorrenze del 2016: 400 anni dalla morte di William Shakespeare, 150 anni dalla nascita di Erik Satie, 150 anni dalla nascita di Benedetto Croce, 120 anni dalla nascita di Eugenio Montale, 100 anni dalla morte di Umberto Boccioni, 130 anni dalla pubblicazione dei libri «Cuore» di Edmondo De Amicis e «Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde».
All’interno del festival, che per il quarto anno consecutivo si aggiudica la medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica italiana e il premio della Presidenza del Senato della Repubblica e della Presidenza della Camera dei Deputati, vanno, poi, segnalate alcune sottosezioni come le rassegne «Varenna Musica e Teatro», «Estate musicale erbese» e «Merate Cinema», quest’ultima dedicata al regista Alfred Hitchcock, oltre all’evento Wikimania ad Esino Lario, dedicato all’italianità in un panorama internazionale, con uno speciale omaggio, nella serata del 24 giugno, a «Frate Sole, film muto del 1918 di Ugo Falena e Mario Corsi, con la sonorizzazione dal vivo de I Solisti Lombardi, in una rivisitazione delle musiche originali di Luigi Mancinelli, a cura del maestro Rossella Spinosa.
Cuore del Festival, come sempre, sarà Bellagio, con i grandi eventi al Grand Hotel Serbelloni (23 giugno, 4 agosto e 8 settembre), alla Fondazione Rockefeller (2 e 30 luglio), nella Basilica di San Giacomo (17 luglio) e nella Chiesa di San Giovanni (8 luglio), ma anche in biblioteca.
Forte spazio sarà dato in questa edizione del festival anche al teatro, con la presenza in cartellone dello spettacolo «Antigone» a cura dell’Accademia Filodrammatici di Milano (26 luglio) e del Premio Pirandello 2016, Luca Micheletti, che proporrà un proprio speciale omaggio a Satie (7 settembre).
Un cartellone, dunque, ricco quello del festival di Bellagio e di Como, che rende omaggio non solo alle arti, ma anche alla bellezza storica e architettonica di luoghi come Villa Cipressi e Villa Monastero a Varenna, Villa Lario a Mandello, villa Vigoni di Loveno, il teatro di Civenna o il Licinium di Erba: luoghi carichi di fascino che tessono la geografia di un territorio che ha accolto artisti indimenticabili, da Liszt a Stendhal, da Flaubert a Wagner.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Salone Reale del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio; [fig. 2] Villa Cipressi a Varenna; [fig. 3] Villa Monastero a Varenna

Informazioni utili
Festival di Bellagio e del lago di Como. Sedi varie. Ingresso: libero;  per i concerti in GH Villa Serbelloni è previsto ingresso con offerta libera destinata a finalità benefiche; per i concerti in Fondazione Rockefeller è richiesta la prenotazione presso l’ufficio Promobellagio; il  concerto del 7 luglio a Merate prevede un biglietto d’ingresso pari a 2 euro. Informazioni: tel. 02.89122267 e contatti@bellagiofestival.com Sito internet: www.bellagiofestival.com. Canali social: twitter.com/bellagiofest o facebook.com/bellagiofestival. Dal 23 giugno all’8 settembre 2016. 

martedì 21 giugno 2016

Rimini 2016: il manifesto balneare è di Aldo Drudi, il designer che ha colorato il mondo del motociclismo

«È un caleidoscopio di segni che raccolgono l'anima della terra riminese»: così Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, ha commentato l’immagine scelta per i manifesti e i materiali turistici della prossima stagione estiva della città romagnola. Dopo la pittura seducente di Milo Manara, il disegno pop di Jovanotti, il richiamo tribale di Pablo Echaurenn, il gioco di parole di Alessandro Bergonzoni e i lavori di artisti come Francesca Ghermandi o Marco Neri, la lunga storia dell’affiche balneare riminese si arricchisce delle suggestioni figurative e fiammeggianti di Aldo Drudi (Cattolica, 1958), il racing designer più conosciuto al mondo per avere reso accattivante e desiderato l’universo dei leggendari piloti di motociclismo.
La tradizione del manifesto balneare viaggia così, nel 2016, lungo una strada diretta verso una meta inconsueta: la cultura indie pop, l’immaginario e la simbologia dei biker. Sarà, dunque, un linguaggio vicino a quello del fumetto e del tatuaggio a interpretare Rimini, in quello che ormai da quindici anni, ovvero dal 2000, è un progetto e un appuntamento classico dell’estate riminese, ripreso da una tradizione nato da negli anni Venti del XX secolo e interrottasi nel secondo Dopoguerra.
Per questa estate riminese, Aldo Drudi -da più di vent’anni riconosciuto protagonista nei paddock della costruzione dell’universo estetico dei centauri, diventato icona internazionale- allarga i suoi orizzonti creativi e porta la sua esperienza e la sua ricerca del segno nel design contemporaneo per offrire il suo contributo all’interpretazione di una città dalle mille sfaccettature.
Ed è il linguaggio pop e contemporaneo dei tatoo che incornicia lo scorcio di paesaggio balneare, raffigurato nel manifesto: l’ingresso di un bagno con la sedimentazione organizzata di elementi, luoghi comuni, simbologie universali, messaggi enigmatici. Un lavoro, quello di Drudi, che evoca il disegno naif di Jovanotti, realizzato nel 2005, quando anche il noto musicista scelse uno stabilimento balneare come teatro dell’accumulazione di oggetti e simboli visivi.
«Ho scelto il segno del tatuaggio –ha spiegato lo stesso autore- per un linguaggio grafico moderno attraverso il quale poter unire tutti gli elementi classici e simbolici della balneazione. Il tutto incorniciato dalla scritta che campeggia in alto ‘Vieni oltre’, che è una espressione tipica della nostra gente, un errore grammaticale e allo stesso tempo un invito, una promessa: vieni a Rimini, troverai qualcosa di più, oltre le tue aspettative. E poi c’è una citazione che è una firma: la moto del mitico ‘Paso’ che simboleggia tutto il mio mondo e i miei ricordi di quando venivo a vedere Pasolini per la Mototemporada con mio babbo e mio fratello. Penso che il mio lavoro non possa prescindere dalla passione per questo sport, dalle emozioni e i colori del fantastico mondo delle corse. È la cifra del mio stile e bisogna aver guidato moto in pista per sapere di cosa si tratta».

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1] Manifesto per Rimini 2016, firmato da Aldo Drudi; [fig.2 e 3] Una scena della conferenza stampa di presentazione del manifesto balneare per l’estate 2016 di Rimini, alla quale hanno partecipato il sindaco Andrea Gnassi e l'artista Aldo Drudi 
[Le foto sono state messe a disposizione dall'Ufficio stampa dell'ufficio Turismo del Comune di Rimini] 

Informazioni utili 
 www.riminiturismo.it

lunedì 13 giugno 2016

Al via l’ottava edizione del censimento «I luoghi del cuore»

Per il ministro della Cultura Dario Franceschini è il Delta del Po, con il suo «silenzio irreale» e la sua «natura placida». Per l’attore Neri Marcorè è Montefalcone Appennino, paesino montano delle Marche dalla storia antica. Per Alessandro Bergonzoni è il Cretto di Gibellina, l’opera realizzata da Alberto Burri sulle macerie della vecchia cittadina del Trapanese. Per Camila Raznovich è l'isola di Ponza, un «luogo affascinante che profuma di magia, per i suoi fondali, le sue grotte e le sue maestose rocce, circondato dall'azzurro del mare e immerso nei colori della fittissima vegetazione mediterranea». Ognuno di noi ha un proprio luogo del cuore, un posto amato dove tornare, anche solo con il pensiero, per sentirsi in pace con se stessi e in armonia con il mondo.
A ricostruire una sorta di geografia sentimentale del nostro Paese, che a gioielli carichi d’arte e di storia accosta siti apparentemente comuni ma palcoscenici importanti per la nostra vita, ci pensa il censimento nazionale «I luoghi del cuore», giunto alla sua ottava edizione, che vede in prima linea il Fai – Fondo per l’ambiente italiano.
L’iniziativa, in programma fino al prossimo 30 novembre, è dedicata all’archeologo Khaled al-Asaad, direttore del sito siriano di Palmira, patrimonio dell’Unesco, ucciso dall’Isis per non aver rivelato il nascondiglio di alcuni reperti romani. Un gesto di amore e di coraggio, quello dello studioso siriano, che rappresenta nel modo più drammatico ed estremo i principi del censimento promosso dalla onlus milanese: ognuno di noi ha, infatti, un luogo da difendere, da salvare, da far conoscere per proteggere, insieme con esso, la propria storia.
Grazie al censimento del Fai – Fondo per l’ambiente italiano, il nostro amore per un luogo può trasformarsi in un progetto di recupero o valorizzazione. L’iniziativa è, infatti, uno strumento di grande efficacia per sensibilizzare la popolazione e i media e per creare un ponte tra le istanze dei cittadini e le istituzioni. Lo provano i numeri. Dal 2003 –anno del primo censimento– a oggi, il Fai – Fondo per l’ambiente italiano ha ricevuto 3 milioni e 500mila voti (di cui oltre 1 milione e 600mila solo nell’ultima edizione del 2014) a favore di più di 33mila luoghi in tutta Italia dalle tipologie più eterogenee, ma tutti caratterizzati dal «fattore umano» che rappresentano per chi li ha votati. Negli anni il censimento ha, inoltre, mobilitato in maniera sempre più preponderante la società civile: nel solo 2014 si sono attivati 276 comitati spontanei in tutto il Paese e 261 luoghi hanno ottenuto oltre 1.000 voti.
Il FAI non si limita, però, a lanciare e sostenere questa grande mobilitazione: grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo ha, infatti, promosso fino a oggi 68 interventi diretti di recupero e di tutela in 15 regioni. Quest’anno il bene che avrà ottenuto più segnalazioni riceverà un contributo di 50.000 euro, il secondo classificato 40.000 euro e il terzo 30.000 euro. È, inoltre, previsto lo stanziamento aggiuntivo di 7.000 euro per i luoghi che supereranno i 100.000 voti e di 4.000 euro per quelli che raccoglieranno oltre 50.000 segnalazioni, mentre il luogo che raccoglierà più voti nelle filiali Intesa Sanpaolo beneficerà di un contributo aggiuntivo di 5.000 euro. E il luogo che avrà più voti via web, indipendentemente dalla sua posizione nella graduatoria finale, verrà premiato con la realizzazione di un video promozionale da parte di una troupe professionale. Inoltre FAI e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno un «Bando per l’assegnazione di contributi» in base al quale i referenti dei luoghi del cuore che riceveranno almeno 1.500 voti potranno presentare alla fondazione una richiesta di intervento sulla base di specifici progetti di azione. Una commissione valuterà le domande e selezionerà i luoghi idonei a un intervento.
L’edizione di quest’anno riserva importanti novità per chi desidera partecipare: è stato rinnovato il sito www.iluoghidelcuore.it, dove si può votare con un semplice clic. L’utente registrato accederà in automatico a una homepage personalizzata dove potrà conoscere i luoghi votati intorno a lui e quelli scelti dai suoi amici. È stata inoltre potenziata l’area riservata ai comitati, dove i gruppi di cittadini che si sono uniti per lo stesso obiettivo potranno registrarsi per promuovere e comunicare la propria attività di raccolta voti, inserire notizie e segnalazioni, aggiornare le condizioni del sito da salvare, raccogliere firme virtuali, postare foto e videogallery e scaricare materiale personalizzato, come banner e locandine. All’interno dell’app Fai si troverà la sezione dedicata a «I luoghi del cuore», tramite la quale agli utenti sarà possibile votare i propri luoghi favoriti da tablet e smartphone e caricare video o fotografie in tempo reale del luogo che intendono segnalare. Si tratta di un vero e proprio social network sentimentale, che consente anche di partecipare al gioco «La mappa delle tue emozioni» e creare una cartina con i propri luoghi del cuore, che potrà essere condivisa su Facebook con gli amici che hanno contribuito a renderli speciali.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] locandina promozionale dell’ottava edizione del censimento «I luoghi del cuore»;  [Fig. 2] Castello del Manta; [fig. 3] Antica edicola dei giornali di Mantova

Informazioni utili 
«I luoghi del cuore», censimento promosso dal Fai (Fondo per l’ambiente italiano), in collaborazione con Intesa San Paolo. Sito internet: www.iluoghidelcuore.it. Fino al 30 novembre 2016.