ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

lunedì 16 gennaio 2017

«Stand Up Comedy», la comicità senza filtri va in scena a Venezia

È una comicità irriverente, senza orpelli e censure, quella che va in scena al teatro a l'Avogaria di Venezia nella rassegna «Stand Up Comedy», che inaugurerà il prossimo 17 gennaio con lo spettacolo «Cose di questo mondo» di Francesco De Carlo. Cinque gli appuntamenti in cartellone e otto i comici invitati per questa nuova edizione della kermesse curata da Nicoló Falcone, già protagonista di «Natural Born Comedians» sul canale Comedy Central di Sky, con la collaborazione di Maddalena Pugliese.
«La stand up comedy è -spiegano gli organizzatori- un genere di commedia in cui l'artista interpreta dei monologhi in modo corrosivo, all'insegna del politicamente scorretto, dove si distruggono i luoghi comuni per infrangere le sicurezze dell'essere umano. Una comicità non per tutti con un linguaggio diretto e talvolta offensivo che va, senza preamboli, alla pancia delle persone. Una commedia dove l'attore, in primis, fa ridere di sé per poi passare ad attaccare gli altri, e - nello specifico - le certezze dello spettatore».
Lo spettacolo inaugurale, «Cose di questo mondo», vedrà in scena Francesco De Carlo, artista che si è esibito in prestigiosi festival internazionali come il Fringe di Edimburgo e il Just For Laughs di Montreal in Canada, con un inedito monologo scritto in viaggio, zeppo delle esperienze fatte in giro per il mondo con battute irriverenti e dissacranti.
La rassegna proseguirà il 31 gennaio con un doppio appuntamento dedicato alla comicità torinese. Aprirà la serata «Diario di un formidabile indeciso», monologo surreale e intimistico di Stefano Giorno, privo di una vera e propria trama. Lo stesso artista spiega così il suo testo: «un tizio davanti a me ha un coltello in mano, lo sguardo allucinato e mi chiede i soldi. Ho capito: sto per morire. Poi come d’incanto il coltello gli cade. Per un attimo mi ricredo: Dio esiste. Ma poi arrivano il cinese, il pignolo e il tizio della scarpa, il mondo va a rovescio e la farsa continua. Non so se rimarrò vivo. L’unica cosa certa è che sono indeciso. E ho troppe storie da raccontare per lasciare spazio alla fantasia». A seguire un live di Renato Minutolo, membro del collettivo di satira «Kotiomkin», ma famoso soprattutto per la sua «Guida coniugale per vincere le tue litigate» dove, su Facebook e con davanti una scacchiera, svela al mondo maschile i segreti imperscrutabili di quello femminile.
Il 14 febbraio andrà, invece, in scena una comicità tutta al femminile con Martina Catuzzi ed Elena Ascione. La prima, con all’attivo una qualificata formazione teatrale al Teatro delle Briciole di Parma e al Centro Teatrale MaMiMó di Reggio Emilia, proporrà un live con il meglio del suo repertorio pieno di pungente sarcasmo reso con un mix irresistibile di linguaggio esplicito e un'immagine sobria e gradevole. La seconda metterà in scena il monologo «Tanto che ci vuole comincio lunedì», nel quale racconta la vita e le opere di un’ottimista patologica che guarda alla vita inforcando un paio di lenti rosa, ma rigate. Un monologo comico per voce sola in cui l’amore, il successo, Dio gli uomini e l’utopia vanno a braccetto a fare shopping.
Il 18 aprile arriva il live di Saverio Raimondo che, dopo il successo del #DopoFestival di Sanremo, torna a esibirsi nei club italiani con il suo rinnovato show di stand up comedy: un cocktail di satira feroce, humor surreale, comicità demenziale, paradossi e oscenità, il tutto servito nel suo tipico stile «americano». «Saverio Raimondo -si legge nella presentazione- è un satiro dei tempi moderni. Ha un sesto senso: quello dell'umorismo. Ridicolizza qualunque cosa, a cominciare da sé stesso: la sua vita privata, le sue paure, il suo corpo. Fa ironia su tutto: i soldi, il cibo, il sesso. Vede il lato buffo in tutto ciò che lo circonda: nella democrazia, nella privacy, nelle nuove tecnologie. Il suo punto di vista è che non dovremmo prendere sul serio un mondo che a sua volta ci prende in giro».
A chiudere la rassegna nella serata del 9 maggio sarà un doppio appuntamento. In apertura ci sarà il live di Giuseppe Sapienza che presenterà al pubblico il meglio del suo repertorio fortemente autobiografico ed autoironico che prende in giro alcuni dei luoghi comuni della società contemporanea. A seguire, «La tocco piano: morte, razzismo ed altre amenità» di Giorgio Magri, comico milanese che si definisce il primo insult commedia italiano. Il suo approccio caustico e il suo black humor spietato conducono in un viaggio che, adoperando un linguaggio iperbolico, ribalta il concetto di politically correct costringendo a ridere senza filtri e censure sui temi più delicati.

Informazioni utili 
 «Stand Up Comedy». Teatro a l’Avogaria di Venezia, Dorsoduro 1607, Corte Zappa – Venezia. Orari: inizio degli spettacoli, ore 21.00. Informazioni: tel. 041.0991967, cell. 335.372889, avogaria@gmail.com. Sito web: www.teatro-avogaria.it. Dal 17 gennaio al 9 maggio 2017.

venerdì 13 gennaio 2017

Fondazione Giorgio Cini: da Muniz a Boetti, un 2017 all’insegna del contemporaneo

Sarà l’artista e fotografo Vik Muniz a inaugurare la stagione espositiva dedicata all’arte contemporanea della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Dal 21 aprile il secondo piano della galleria di Palazzo Cini a San Vio aprirà, infatti, le porte alla rassegna «Afterglow: Pictures of Ruins», a cura di Luca Massimo Barbero, che esporrà una serie di fotografie inedite e una scultura vitrea dell’artista.
La peculiarità di questo progetto artistico è la rielaborazione in chiave personale di opere già note all’immaginario collettivo. Per questa mostra Vik Muniz ha tratto, infatti, ispirazione dalle opere di grandi maestri della tradizione veneta e lagunare, come Francesco Guardi e Canaletto, che il pubblico ha potuto ammirare proprio a San Vio nella scorsa stagione espositiva, durante la mostra «I Capolavori ritrovati della collezione di Vittorio Cini».
Altra mostra d’arte contemporanea che la Fondazione Giorgio Cini propone il prossimo anno, negli spazi dell’isola di San Giorgio, è quella dedicata ad Alighiero Boetti: «Minimo Massimo» (12 maggio - 30 luglio).
Anche questa esposizione, come la precedente, sarà a cura di Luca Massimo Barbero e verterà sull’oscillazione tra i due concetti di minimum e maximum: verranno, infatti, messi a confronto i più grandi e i più piccoli formati esistenti di tutti i principali cicli di opere dell’artista torinese, grazie alla collaborazione con l’Archivio Alighiero Boetti. All’interno del percorso sarà compreso un progetto speciale, a cura di Hans Ulrich Obrist, sul tema della fotocopia.
In contemporanea con la mostra di Boetti, l’isola di San Giorgio ospiterà l’installazione «Yesterday/Today/Tomorrow» dell’irlandese Bryan Mc Cormack (12 maggio-13 agosto).
Cuore del progetto è la visualizzazione della crisi europea dei migranti e l’avvio di un programma di ricerca per la raccolta, conservazione e interpretazione di questi dati visivi.
L’artista, trascorrendo del tempo in alcuni campi per rifugiati, ha chiesto a chi desiderava partecipare al progetto di disegnare tre schizzi su tre fogli di carta con dei pastelli colorati: uno della loro vita passata («Yesterday-Ieri»), uno della loro vita presente («Today-Oggi») e uno di come si immaginano quella futura («Tomorrow-Domani»). I disegni così raccolti saranno come blocchi visivi per formare il pezzo centrale dell’installazione «Yesterday/Today/Tomorrow», visibile per tutta estate alla Fondazione Cini.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Alighiero Boetti, Mappa, 1989-94, ricamo su tessuto, cm 254 x 588, Courtesy Tornabuoni Art; [fig. 2 ] Bryan Mc Cormack, Tomorrow: 17 years old, Pakistani Boy, Currently living in Samos Hotspot Refugee Camp, Samos Island, Greece; [fig. 3] Vik Muniz, Landscape with Ruins, after Francesco Guardi (Repro), 2017

Informazioni utili 
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore - Venezia, tel. 041.2710357, fax 041.2710221. Sito internet: www.cini.it.

giovedì 12 gennaio 2017

«StreetAland», quando le fiabe incontrano la street art

La letteratura infantile incontra il mondo della street art. L’idea è di Espressione, casa editrice torinese «attenta alle famiglie contemporanee, eco e slow» che pubblica la rivista «Giovani genitori» e stampa anche guide sui migliori locali baby friendly.
Dopo il debutto nel dicembre 2015 con il libro «Il giardino in tasca», la collana «StreetAland», nata appunto per avvicinare i più piccoli a una forma di espressione innovativa come la street art, si arricchisce di un nuovo volume. È, infatti, da poco in distribuzione «L'elefantino dei sogni», una favola scritta dal giornalista Luca Indemini, firma del quotidiano «La Stampa», e illustrata da Mr Fijodor, nome d’arte di Fijodor Benzo, street artist sulla scena dal 1994 il cui lavoro, dallo stile spontaneo e diretto, ha da sempre un’impronta ecologica e sociale.
Il protagonista di questo libro (così come degli altri volumi della collana) si chiama Giacomino, in omaggio al più famoso Giovannino Perdigiorno di Gianni Rodari. Dalle storie dello scrittore piemontese, conosciuto per le sue «Favole al telefono» e per «Le avventure di Cipollino», sono nati i racconti di fantasia di Luca Indemini per sua figlia, la piccola Rebecca, e da questi racconti hanno preso forma prima le immagini di Ale Puro per il libro «Il giardino in tasca» e poi quelle di Mr Fijodor per «L'elefantino dei sogni».
Il libro, realizzato con il sostegno di Coop Lombardia, ha una tiratura volutamente limitata. Le prime cinquecento copie sono numerate e firmate dall’artista; autori ed editore hanno, inoltre, deciso di comune accordo di rifiutare il copyright e utilizzare le licenze Creative Commons.
Il libro, riservato ai bambini dai 3 anni in su, si propone, dunque, di avvicinare i più piccoli a una forma d’arte altamente comunicativa come quella della street art che, attraverso un linguaggio semplice e giocoso, veicola messaggi scomodi e pungenti contro la guerra, il capitalismo e l’uso delle armi, giusto per fare qualche esempio. Il mondo di Keith Haring e di tanti altri street artist diventa così a misura di bambino perché certe volte «le storie –come recita lo slogan di «StreetAland»– crescono sui muri» e finiscono in un libro.

Informazioni utili 
«L'elefantino dei sogni» di Luca Indemini, con illustrazioni di MrFijodor. Espressione editore, Torino 2015. Prezzo: 19,90 euro. In vendita su: www.giovanigenitori.it/prodotto/elefantino-dei-sogni-street-art-per-bambini