ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

venerdì 13 aprile 2018

Un omaggio a Dario Fo per l'associazione «Cuffie colorate»

Solidarietà e comicità a braccetto sul palco del teatro Sant’Anna di Busto Arsizio. Sabato 14 aprile, alle ore 21, la compagnia amatoriale «I Divin Attori» propone «Non tutti rubano per nuocere», commedia brillante che Patrizia Cuvello ha tratto da un celebre testo di Dario Fo.
Spunti comici e riflessioni di carattere sociale punteggiano la trama di questa divertente pièce teatrale, che verrà proposta a sostegno delle attività promosse dall’asd «Cuffie colorate» di Busto Arsizio, nata nel 1998 con l’intento di avviare allo sport, principalmente al nuoto e al calcio, i ragazzi disabili.
Affiliata al Cip - Comitato paraolimpico italiano e alla Fisdir - Federazione italiana sport disabili intellettivi e relazionali, l’associazione bustese, che attualmente segue una trentina di ragazzi disabili, festeggia, dunque, quest’anno il trentennale dalla fondazione.
Lo spettacolo «Non tutti rubano per nuocere» è il primo di una serie di appuntamenti in cartellone, che prevede anche una gara multiregionale di nuoto alla piscina Manara per il 29 aprile e una giornata a tema al Museo del tessile in giugno.
Sul palco per questo bell’omaggio a Dario Fo saliranno, sotto la regia di Patrizia Cuvello, gli attori Gabriele Ambrosetti, Roberto Cavigioli, Emma Daniela De Zotti, Alfina Petralia, Igino Portatadino, Laura Surbone e Alessandro Testa.
La storia, ambientata negli anni Sessanta, trae spunto dalla vicenda di un ladro, entrato di soppiatto in una casa signorile per svaligiarla, che si ritrova sotto il costante e impertinente controllo telefonico della moglie, gelosa e un po’ invadente. Improvvisamente il padrone di casa rientra in compagnia dalla sua amante, lanciandosi in un esilarante tentativo di conquista, ignaro di quanto stia accadendo proprio sotto il suo naso. Tutto filerebbe liscio se la presenza del ladro, nascosto in una pendola, non venisse scoperta e se la moglie del padrone di casa, che a sua volta ha una tresca amorosa, non rientrasse proprio nel momento meno opportuno.
In questo poco edificante quadretto di tradimenti, sotterfugi e bugie, la figura meno negativa e meno ipocrita presente sul palco finisce così per essere quella del ladro, l’unico a non tradire la moglie e a svolgere, paradossalmente, «con onestà» il proprio mestiere.
«Non tutti rubano per nuocere» si configura, dunque, come una farsa gialla dal sapore poliziesco, ma vuole anche essere una critica alla borghesia ricca e amorale degli anni del boom economico, ai cui vizi il ladro guarda con occhi sorpresi e divertiti.
Il costo del biglietto è ad offerta libera, con un contributo minimo di euro 10,00. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.cuffiecolorate.it e la pagina Facebook @idivinattori.

Informazioni utili
www.cuffiecolorate.it 

mercoledì 11 aprile 2018

«Il rompiballe», Max Pisu e Claudio Batta in un classico di Veber

Prosegue al cinema teatro Manzoni di Busto Arsiziol’omaggio alle coppie da palcoscenico, uno dei due temi guida, insieme con la riflessione sul mondo femminile, della stagione «Mettiamo in circolo la cultura», che vede alla direzione artistica Maria Ricucci dell’agenzia «InTeatro» di Opera (Milano).
Dopo Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio, Valentina Lodovini e Ivano Marescotti, la sala di via Calatafimi aprirà le porte, nell’ambito della stagione cittadina «BA Teatro», a due volti noti e apprezzati della comicità italiana: Max Pisu e Claudio Batta.
I due attori e cabarettisti saranno protagonisti nella serata di venerdì 13 aprile, alle ore 21, dello spettacolo «Il rompiballe» di Francis Veber, apprezzato drammaturgo, sceneggiatore, regista e scrittore di Neuilly-sur-Seine, definito dalla critica il «Neil Simon francese», che il pubblico conosce soprattutto per lo script del film «Il vizietto», diretto da Edouard Molinaro e interpretato da Ugo Tognazzi, e per la commedia demenziale «La cena dei cretini», diventata un cult dopo essere approdata sul grande schermo nel 1998.
A firmare la regia della commedia , la cui traduzione in italiano è firmata da Filippo Ottoni, sarà Marco Rampoldi, che torna con questo testo in teatro, dopo il successo di lavori come «Nudi e crudi» e «Neurone innamorato», avventurandosi nel territorio della «farsa moderna», con l’assistenza di Paola Ornati.
Sul palco, con Max Pisu e Claudio Batta, saliranno alcuni fondamentali compagni d’avventura come Claudio Moneta, Stefania Pepe, Roberta Petrozzi e Giorgio Verduci. Le scene sono state ideate dal dal tre volte premio Ubu (e scenografo degli ultimi capolavori di Luca Ronconi) Marco Rossi e da Mattia Bordoni; i costumi sono stati realizzati da Francesca Faini.
La storia ha una tipica comicità alla francese, paradossale e briosa: in due camere d’albergo adiacenti si trovano Ralf Milan (Claudio Batta), un abile e meticoloso killer che esegue omicidi su commissione per conto della malavita, e François Pignon (Max Pisu), un fotografo «rompiballe» con tendenze suicide, un imbranato e instancabile pasticcione. Entrambi aspettano la comparsa sul balcone del palazzo di fronte di un uomo politico, che sta per fare rivelazioni sconvolgenti. Incaricato di uccidere il politico, il cecchino finirà per rimanere incastrato suo malgrado in un balletto frenetico di mogli esasperate, amanti aggressivi, cameriere impiccione e poliziotti maldestri.
Lo spettacolo finisce così per rivelarsi -a detta della produzione, l'associazione culturale CaNoRa- «veloce, agile, divertente e con un (falso) finale thriller», anche e soprattutto grazie al rapporto, complice e affiatato, tra i due protagonisti, che si scambiano continuamente le parti di vittima e carnefice in un gioco di ribaltamenti, che arriva alle dinamiche delle comiche del muto e che dà vita a un crescendo di divertimento.
Ciò che mi piace di questo spettacolo, oltre alla comicità un po’ paradossale tipica del francesi, -spiega il legnanese Max Pisu- è il fatto che sia io che Claudio abbiamo potuto modellare i personaggi a modo nostro, cucirceli addosso come meglio credevamo. Il mio Pignon, quindi, è un tipo tenero e pacioso come me, che si avvale di una comicità che è anche molto fisica. Mi ci rivedo molto, in questo personaggio, ed è anche per questo che continuo a interpretarlo molto volentieri».
All’insegna delle risate sarà anche l’ultimo appuntamento della stagione «Mettiamo in circolo la cultura» fissato per venerdì 4 maggio, alle ore 21, quando a salire sul palcoscenico del cinema teatro Manzoni sarà «Freddy Aggiustatutto» di Lorenzo Riopi e Tobia Rossi, testo vincitore della quinta edizione del concorso «Una commedia in cerca d'autori», con il quale la sala di via Calatafimi prosegue la propria collaborazione con «La Bilancia Produzioni» (società che gestisce i teatri Martinitt di Milano e de’ Servi di Roma) nella ricerca di talentuosi drammaturghi under 40 che diano nuovo vigore a un genere, quale quello del teatro brillante, che fa parte della nostra storia. Lo spettacolo, per la regia di Roberto Marafante, offre una fotografia spietata e cinica del mondo televisivo, emblema della superficialità e della manipolazione, raccontando la storia di Freddy, un ragazzo ipocondriaco e ingenuo, che, sul piccolo schermo, si trasforma in un macho palestrato disponibile ad aiutare casalinghe disperate.
Il costo del biglietto per la commedia «Il rompiballe» è fissato ad € 33,00 per la poltronissima, € 30,00 (intero) o € 27,00 (ridotto) per la poltrona, € 28,00 (intero) o € 25,00 (ridotto) per la galleria. Le riduzioni sono previste per studenti, over 65 e per gruppi (Cral, scuole, biblioteche e associazioni) composti da minimo dieci persone. Il diritto di prevendita è di euro 1,00.
Il botteghino del cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio è aperto per la prevendita con i seguenti orari: dal lunedì al sabato, dalle ore 17 alle ore 19. I biglietti sono comodamente acquistabili anche on-line, tramite il circuito Crea Informatica, sui siti www.cinemateatromanzoni.it e www.webtic.it.
Per maggiori informazioni sulla programmazione della sala è possibile contattare il numero 339.7559644 o lo 0331.677961 (negli orari di apertura del botteghino e in orario serale, dalle ore 20.30 alle ore 21.30, tranne il martedì) o scrivere all’indirizzo info@cinemateatromanzoni.it.

Informazioni utili
www.cinemateatromanzoni.it 

lunedì 9 aprile 2018

«Art Around», le gallerie italiane hanno la loro guida on-line

Le gallerie italiane hanno, finalmente, una loro guida on-line. Si tratta di «Art Around - The Italian Gallery Guide», piattaforma nata da un'idea di Cristiana Campanini, giornalista esperta d’arte e design, che vanta collaborazioni con «Abitare», «Arte» e «La Repubblica». L'obiettivo di questo progetto, consultabile su www.artaround.info, è quello di raccontare e valorizzare l'attività delle gallerie italiane, veri e propri centri culturali che ospitano non solo la grande arte storicizzata dei maestri, ma che oggi sono di fatto anche laboratori creativi di innovazione e sperimentazione all'avanguardia.
Il sito si presenta come un grande archivio curato e geolocalizzato, consultabile sia da pc che da smartphone e tablet, che permette ricerche trasversali a vari livelli. A oggi conta un database di oltre trecentosessanta gallerie e circa duemila mostre, raccolte in tre anni su tutto il panorama italiano, disseminate su circa cinquanta città. Ciascuna galleria ha una propria scheda, una breve storia e tutti i dettagli per facilitarne la visita, magari combinata a quella di altre mostre e altre gallerie. Ogni appuntamento è accompagnato da un breve testo ed è illustrato da una ricca raccolta d’immagini, con una speciale attenzione alle installation views.
Al primo sguardo www.artaround.info è un’agenda che offre una scansione cronologica degli appuntamenti («Prossimamente», «Inaugurazioni», «Mostre in corso», «Ultima Occasione»). Allo stesso modo però è un atlante che ci restituisce il mondo delle mostre in galleria attraverso una divisione geografica. E per ciascuna sede o appuntamento, la piattaforma suggerisce anche ciò che accade nelle vicinanze, nel raggio di un chilometro e mezzo, in altre gallerie.
Per approfondimenti o ricerche mirate, si possono anche seguire percorsi per artista (inserendo nome e cognome dell’autore) oppure circoscrivere la selezione a un target specifico (Maestri», Giovani», ecc.). Si può procedere anche inseguendo semplicemente una tecnica («Pittura», «Scultura», «Collage», «Fotografia», ecc.) oppure circoscrivendo una più ampia area d’interesse (Moderna, Contemporanea, Architettura e Design, ecc.). Tra le altre curiosità c’è una ricerca che punta addirittura sui materiali («Vetro», «Ceramica», «Marmo», ecc).
Così mappati, gli eventi delineano un paesaggio nuovo, una scena complessiva, una fiera permanente e in progress, che trattiene in sé la straordinaria ricchezza e la varietà dei percorsi individuali delle gallerie italiane, dall’arte moderna e dai grandi maestri sino alla pura sperimentazione e ai giovani. L’esperienza del sito mira a solleticare la curiosità del collezionista esperto, ma anche a offrire un panorama ampio all'appassionato e accompagnare i primi passi del neofita.
L’idea è di suggerire al visitatore una visita reale in galleria, raccontandone i programmi ma anche le sedi: altrettanto inaspettate, segrete e spettacolari - da ex spazi industriali a magazzini, da ex cinema a sale affrescate di antichi palazzi – le gallerie come luoghi da scoprire quasi mai rientrano nei percorsi classici di una città, anche se da sole a volte potrebbero valere una visita.
«Credo nel valore degli archivi -spiega Cristiana Campanini, ideatrice del progetto- e credo che l'universo delle gallerie italiane delinei un museo diffuso che attende di essere valorizzato. Ogni mese da oltre 10 anni raccolgo i materiali digitali di tutte le mostre in galleria per le mie ricerche giornalistiche, un materiale che ogni mese veniva cestinato dopo una spunta di una decina di eventi. Tre anni fa ho deciso che avrei dovuto trovare il modo per non disperdere la memoria di quelle ricerche, introvabili se non frammentate per città. E per valorizzarle ho capito presto che sarebbe stato necessario sistematizzarle e condividerle, rendendole disponibili in un grande archivio delle gallerie italiane, www.artaround.info».

Informazioni utili 
www.artaround.info