ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

venerdì 7 marzo 2008

«FormA-Azione», in Friuli un convegno sui musei e la loro funzione educativa

«Promuovere riflessioni strettamente correlate alla nuova cultura del museo calato nella dimensione contemporanea e inteso come strumento di formazione e di sviluppo al servizio della scuola, dell'impresa, del territorio e di tutta la collettività»: questo lo scopo del convegno FormA-Azione. Museo-scuola-territorio-impresa, che si svolgerà nelle giornate da venerdì 14 a domenica 16 marzo in due tra le più note sedi espositive d’arte contemporanea del Friuli Venezia Giulia: la villa Manin di Passariano e il Centro d’arti visive Visionario di Udine. La tre giorni di studi, promossa dall’amministrazione regionale, è stata curata da Modidi, associazione locale nata con l’obiettivo di creare un Museo dei bambini e un Centro ReMida di riciclaggio creativo, e gode del sostegno organizzativo dei dipartimenti educativi del Castello di Rivoli e della stessa villa Manin.
Sulla nuova cultura del museo, a partire dalla formazione, si confronteranno numerosi esperti italiani e internazionali, tra cui Michelangelo Pistoletto (artista ed ideatore di Cittadellarte di Biella e Unideee), Jean Tormey (curatrice dei programmi per il pubblico del museo Tate di Liverpool), Fanny Serain (assistente alle relazioni con il pubblico e al servizio programmazione per i giovani del Centro nazionale d’arte e cultura Georges Pompidou di Parigi), Elisabeth Menasse (direttore dello Zoom Kindermuseum di Vienna), Synthia Griffin (Tate Modern education di Londra) e Francesco Bonami (direttore artistico di Villa Manin-Centro d’arte contemporanea di Passariano).
«L’intento della riflessione e del dibattito -spiega Anna Pironti, responsabile capo del Dipartimento educazione del Castello di Rivoli- «è proporre un modello di sviluppo non più incentrato sullo sfruttamento delle risorse, ma sulla qualità della vita, la cultura, la creatività e l’innovazione. Lo sviluppo di un territorio –precisa la studiosa– è strettamente correlato alla crescita del potenziale umano, che andrebbe sostenuto con interventi mirati a creare una speciale sintonia con la dimensione culturale del proprio tempo».
Non di molto diverso il parere di Concetta Giannangeli, presidente di Modidi e responsabile del Dipartimento educazione di villa Manin, che afferma: «considerato nel suo riflesso didattico-operativo, il museo diventa strumento d’innovazione e sviluppo per la scuola, la formazione universitaria, l’impresa, la collettività nella sua accezione più ampia». Un ruolo, questo, che viene posto in evidenza anche in un importante documento siglato dall’Unesco nel 1997: «I musei –vi si legge– offrono un ambiente dove è possibile apprendere anche in modo informale e flessibile, sollecitare interessi e curiosità esponendo i visitatori a una pluralità di stimoli –visivi, sensoriali, emotivi– e soprattutto facilitando il contatto con la propria memoria collettiva o con altre culture».
Il convegno si aprirà venerdì 14 marzo, alle 9.30, presso villa Manin con l’introduzione ai lavori di Concetta Giannangeli e gli interventi di Vittorino Boem (sindaco di Codroipo), Roberto Antonaz (assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia) e Francesco Bonami. Seguirà la prima sessione di studi sul tema La scuola dei musei. Funzione educativa e curricula formativi. Il ruolo di accademie e università, che vedrà nel ruolo di relatori numerosi docenti e ricercatori universitari, tra cui Franco Fabbro, Alessandro Del Puppo, Davide Zoletto, Carmen Lidon Beltran, Cristina Francucci, Carlo Montanaro e Franca Varallo.
Il giorno successivo, sabato 15 marzo, ci si sposterà al Visionario di Udine, dove, a partire dalle 9.30, si terrà una sessione di studi dal titolo Arte, creatività, impresa, introdotta da Enrico Bertossi (assessore regionale alle Attività produttive) e Carlo Faleschini (presidente di Confartigianato Udine), nella quale parleranno, tra gli altri, Catterina Seia (responsabile del progetto UniCredit & l’arte di UniCredit group), Michelangelo Pistoletto, Elena Ciresola (curatore della formazione a C4 di Caldogno), Patrizia Moroso (art director di Moroso) e Cristiano Seganfreddo (direttore di Fuoribiennale).
La sessione pomeridiana, in programma sempre al Visionario di Udine, sarà incentrata sul tema Pubblico e musei ed accoglierà interventi, tra gli altri, di Jean Tormey, Paola Pacetti (direttore dell’associazione Museo dei ragazzi di Firenze), e Sandra Piccinini (presidente dell’istituzione scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia).
Il convegno si chiuderà domenica 16 a villa Manin di Passariano, con un incontro dal titolo Forme e azioni per i musei dei bambini, cui parteciperanno Anna Casalino, Elisabeth Menasse e Synthia Griffin, e al termine del quale è in programma, intorno alle 15, una grande e spettacolare azione artistica a cielo aperto dedicata ad adulti, bambini e famiglie.
Nel corso della «tre giorni» verranno presentati gli esiti più significativi di esperienze museali italiane e straniere; si parlerà di progetti condivisi con università e accademie di belle arti e si ufficializzerà il documento redatto e sottoscritto da Educ@rte, associazione culturale che ha tra gli obiettivi la promozione e diffusione della nuova cultura del museo: un vero e proprio manifesto, il loro, in cui si attesta che la funzione educativa ha un ruolo specifico e non di servizio per la vita del museo.

Didascalie delle immagini
(fig. 1 e fig. 2) Laboratori didattici al C4 (Centro Cultura Contemporaneo Caldogno) di Caldogno, Vicenza; (fig. 3 e fig. 4) Attività didattiche promosse dall’associazione culturale Modidi di Passariano (Udine)

Informazioni utili
FormA-Azione. Museo-scuola-territorio-impresa. Date e orari: dal 14 al 16 marzo, dalle 9.00. Luoghi: villa Manin di Passariano, piazza Manin 10 – Passariano (Udine); Centro d’arti visive Visionario, via Asquini, 33 – Udine. Informazioni: assocazione Modidi-Centro ReMida, via Cartiera – Passariano (Udine), tel. 0432.900656, fax 0432.913893, cell. 347.0150955.Sito web: www.modidi.it.

giovedì 6 marzo 2008

«La barca dei comici», omaggio a Goldoni e Strehler

È con una recente produzione del Piccolo teatro di Milano e del Teatro gioco vita - teatro Stabile di innovazione di Piacenza che la stagione teatrale di Lugano rende omaggio a Carlo Goldoni, commediografo veneziano cui si devono opere straordinarie come La locandiera e Il servitore di due padroni e del quale si è commemorato nel 2007 il trecentesimo anniversario dalla nascita.
Lunedì 10 marzo al teatro Cittadella va, infatti, in scena La barca dei comici, splendida fantasia teatrale per attori e ombre, alla quale il regista Stefano de Luca, con la collaborazione di Stella Casiraghi, ha dato corpo lavorando su un episodio dei Mémoires, l’autobiografia goldoniana pubblicata a Parigi nel 1787.
A portare il pubblico tra i meandri della vita dello scrittore veneto, alla scoperta di quello che è unanimemente considerato il suo primo approccio con la magia del teatro e gli artifici del palcoscenico, saranno Alice Bachi, Tommaso Banfi, Giorgio Minneci e Stefano Moretti. Le scene portano la firma di Fabrizio Montecchi, autore anche delle le ombre con Nicoletta Garioni; mentre le musiche sono state realizzate da Fiorenzo Carpi e Marco Mojana.
Alla base dello spettacolo, pensato soprattutto per un pubblico giovane, c’è un copione di Giorgio Strehler, maestro della scena che con il commediografo veneziano condivise la passione quasi ossessiva per il teatro, nonché l’esigenza di rinnovarlo e riformarlo, e che dai Mémoires trasse una sceneggiatura per la Tv e, quindi, un testo teatrale, che non fu però mai trasformato in spettacolo.
«Da un miracolo di fantasia o di memoria» –ebbe a scrivere il regista triestino- «rinasce di colpo una storia della giovinezza di Carlo Goldoni, quando una mattina d’aprile partì in un favoloso viaggio per mare assieme a una compagnia di comici. La prima esperienza profonda, come un trauma dolcissimo» –continua Strehler. «Lì egli conosce, per la prima volta, tutto: l’amore, le donne, lo stupore, la curiosità per l’umano mondo dei comici, ed attraverso di essi, la curiosità per il mondo dell’uomo. Il Mondo e il Teatro si confondono ed è l’inizio di una inconsapevole vocazione...».
Da questo spunto nasce La barca dei comici, spettacolo incentrato sulla fuga dal collegio di Rimini di un giovane Goldoni, che, appena tredicenne, si imbarca con una compagnia di giro, per raggiungere la madre a Chioggia. Ha inizio così un’avventurosa navigazione per mare, insieme a compagni bizzarri e affascinanti. Una navigazione durata tre soli giorni, nella pancia di una barca che è un palcoscenico galleggiante, ma che diventa metafora dell’avventura di una vita intera, spesa nel teatro e per il teatro.
La storia si svolge in un’atmosfera creata dalla vivace alternanza tra fantasia e realtà, tra attori, marionette, ombre e maschere. Un mondo di giochi, suoni, luci e ombre porta, infatti, lo spettatore alla scoperta delle semplici e meravigliose possibilità del gioco teatrale, tra affascinante narrazione, testo scritto e arguta improvvisazione. Per usare le parole del regista Stefano de Luca, allievo di Strehler: «La barca dei comici è lo spazio magico del teatro […] il luogo dove tutto è possibile […]E’ l’incontro con la dimensione ludica dell’esistenza attraverso la comunicazione teatrale. O il suo ritrovamento. E’ la scoperta della complessità del mondo. E le Memorie di Carlo Goldoni? Il copione di una vita».
Dopo Lugano, La barca dei comici toccherà le città di Alessandria (13-14 marzo 2008), Treviso (18 marzo 2008) e Latina (22-24 aprile 2008). Al Piccolo di Milano sarà in cartellone dal 27 marzo al 2o aprile, al teatro Studio.

Didascalie delle immagini
(fig. 1, 2, 3 e 4) Una scena dello spettacolo La barca dei comici. Regia di Stefano de Luca. Foto di Margherita Busacca
[Le immagini sono state fornite da Sabine Bardelle, ufficio informazione e comunicazione della Città di Lugano]

Informazioni utili
La barca dei comici. Teatro Cittadella, corso Elvezia, 35 – Lugano. Orari: lunedì 10 marzo 2008, ore 20.30. Ingresso: ChF 40.00-16.00. Informazioni e prenotazioni: tel. +41(0)58.8667280 o www.ticketcorner.com. Sito web: www.luganoinscena.ch.

Curiosando nel Web
il blog di Stefano de Luca
Il sito di Stefano de Luca
il sito del Piccolo Teatro di Milano
Il sito del Teatro gioco vita di Piacenza

martedì 4 marzo 2008

«Arti decorative e musei»: a Torino un convegno con esperti del settore

Arti preziose, suntuarie, decorative, arti applicate o arti minori: un infinito mondo di oggetti, espressione del gusto e dello stile di un’epoca, ma anche di tecniche e materiali, di mercati e commerci di ieri e di oggi è al centro dell'incontro Le arti decorative e i musei. L’Italia e l’Europa, promosso da Palazzo Madama e dalla Fondazione Torino musei, con il contributo della Fondazione Crt, per la giornata di venerdì 7 marzo (a partire dalle 9).
A un anno dalla sua riapertura – dopo gli straordinari restauri dello storico edificio e il nuovo allestimento – il Museo civico d’arte antica di Torino, che vanta un’importantissima collezione di arti decorative, si fa portavoce con il suo direttore, Enrica Pagella, di un’esigenza di rinnovata attenzione in questo campo e della necessità di creare – tanto più nell’Anno mondiale del design, che vede Torino designata World Design Capital – una “rete” tra istituzioni, mondo universitario e studiosi, in questo particolare e affascinante settore.
L’appuntamento, in programma nel Salone d'onore della Fondazione Crt, vede un ricco parterre di ospiti, tra cui molti direttori e conservatori dei principali musei europei, come Helena Koenigsmarkova (direttore del Museo di arti decorative di Praga), Beatrice Salmon (direttore del Muséedes arts decoratifs di Parigi), Bartolomè Arraiza (direttore del Museo nacional de artes decorativas di Madrid), Marta Ajmar-Wollheim (del Victoria and Albert Museum di Londra), Elisabeth Taburet-Delahaye (direttrice del Musée de Cluny di Parigi), Carmen Pérez de Andrés (vicedirettore del Museo del Traje da Madrid), Corinna Roesner (del Die Neue Sammlung-Staatliches Museum fur angewandte Kunst di Monaco), Jutta Kappel (vicedirettore della Grünes Gewölbe di Dresda) e Zsuzsanna Renne (direttore del Museo di Arti Applicate di Budapest). Non mancano nemmeno illustri personalità delle realtà museali e universitarie italiane quali Claudio Salsi (Civiche raccolte di arte applicata del Castello Sforzesco di Milano), Jadranka Bentini (direttore del Museo nazionale della ceramica di Faenza), Silvana Annicchiarico (sirettore del Museo del design della Triennale di Milano), Maria Selene Sconci (Palazzo Venezia di Roma), Valerio Terraroli (Università degli studi di Torino), Maria Concetta Di Natale (Università degli studi di Palermo) e Gaia Salvatori (Seconda Università degli studi di Napoli).
L'appuntamento, che registra già il tutto esaurito, si appresta, dunque, a diventare occasione per fare il punto sul ruolo dei musei d’arte decorativa nel panorama internazionale e affrontare le problematiche connesse alla loro fruizione e valorizzazione, gettando le basi per un vero e proprio Manifesto programmatico in materia, condiviso dalle principali realtà operanti nel settore.
Se in Italia le collezioni di arti decorative non godono ancora di un pieno riconoscimento, risentendo della distinzione tra arti minori e maggiori, e se qui il divario tra musei di arti decorative di formazione ottocentesca e design moderno permane ancora evidente, in Europa la situazione risulta diversificata e, quindi, necessita – per guardare al futuro – di un confronto aperto.

Didascalie delle immagini
(fig. 1) Palazzo Madama, Torino: facciata juvarriana; (fig. 2) Palazzo Madama, Torino: particolare dello scalone juvarriano; (fig. 3) Orafo limosino, Riccio di pastorale, 1210-1215.
[Le immagini pubblicate sono state fornite dall'ufficio stampa della Fondazione Torino Musei]

Informazioni utili

Le arti decorative e i musei. L’Italia e l’Europa. Fondazione Crt, via XX settembre, 31 - Torino. Data: venerdì 7 marzo, dalle ore 9.00 (conferenza stampa alle ore 11.00). Ingresso libero, su prenotazione. Informazioni e prenotazioni obbligatorie: Villaggio Globale International, tel. 041.5904893, fax 041.5904892, settorebeniculturali@villaggioglobale.191.it. Sito web: www.palazzomadamatorino.it.

Per saperne di più

domenica 2 marzo 2008

«FilosofArti»: nell’Alto Milanese filosofia, teatro e arti visive in dialogo

Dalla musica alla scrittura, dal teatro al cinema, dalle arti visive alla danza, senza dimenticare l'eno-gastronomia: è un confronto tra il sapere, il vedere e le diverse forme di rappresentazione del reale quello che propone la terza edizione di FilosofArti, festival della filosofia e delle sue intersezioni con le varie discipline artistiche, organizzato dal Centro culturale di prosa del teatro delle Arti e dalla Fondazione culturale 1860 Gallarate città onlus, con il patrocinio di importanti realtà, tra cui la sezione lombarda dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica e l’Ufficio scolastico provinciale di Varese.
Da oggi, domenica 2, a lunedì 10 marzo, la città lombarda vedrà, dunque, "sfilare" alcuni tra i più grandi teoreti contemporanei, da Gianni Vattimo (lunedì 3) a Salvatore Natoli (sabato 8), da Enrico Berti (venerdì 7) a Franco Trabattoni (mercoledì 5) e Carlo Sini, ma non solo.
FilosofArti si propone, infatti, di avvicinare alla materia non unicamente il mondo della scuola, della ricerca universitaria e degli esperti, ma anche e soprattutto il pubblico più vasto di non specialisti, con una particolare attenzione ai bambini e alla terza età. Ecco così che, accanto alle lezioni magistrali di importanti protagonisti della filosofia contemporanea, la rassegna proporrà mostre di arte contemporanea e di fotografia, spettacoli teatrali, stage di danza creativa, proiezioni cinematografiche, concerti e performance musicali, laboratori didattici per bambini e ragazzi e, persino, cene filosofiche, proposte di menù opportunamente studiate per portare, in maniera conviviale, a riflettere sulla dimensione dei rapporti tra cibo e teoria filosofica. Numerosi gli spazi cittadini coinvolti: dai teatri delle Arti, del Popolo e Condominio alla Civica galleria d’arte moderna, dal Sestante Fotoclub al Proscaenium, dal Melo-Università della Terza età al Museo di studi patri, dalle scuderie Martignoni all'Istituto musicale Puccini.
L’avvio è stato all’insegna della fotografia: questa mattina, domenica 2 marzo, si è aperta la mostra itinerante Le performances dei poeti e degli artisti: L’ultima cena di Andy Wahrol, 1987, con immagini di Fabrizio Garghetti, in occasione della quale è prevista, alle 21 di venerdì 7, una lectio magistralis con l’autore ed Elio Grazioli.
Rimanendo nell’ambito delle arti visive, merita una segnalazione la giornata di studi Eternità presente. Senso ed esperienza del tempo nella società digitale, a cura di Alessandro Ludovico, Tommaso Tozzi e Francesca Marianna Consonni, che si terrà nella giornata di venerdì 7 (dalle 10 alle 18) alla sala Martignoni e che vedrà la presenza, tra gli altri, di Antonio Caronia, Amanda McDonald Crowley, Tommaso Trini e Siegfried Zielinski. Durante il convegno, organizzato dalla Civica galleria d’arte moderna, con la collaborazione dell’Accademia di belle arti di Carrara, verrà presentato il foglio informativo Wok city map, dedicato al tema viaggio nell’arte contemporanea.
Promossa dalla Civica galleria d’arte moderna è anche la mostra Bianco & Valente: Opere video e ambienti 1995-2008, a cura di Emma Zanella e Vittoria Broggini, la cui inaugurazione è in programma per la serata di sabato 9 (ore 19.00). Una serie di lavori, tra cui Untitled (1998), Tempo universale (2007) e The Effort to Recompose my Complexity (2008), nuova opera ambientale prodotta appositamente per l’esposizione gallaratese, evidenzierà il dialogo tra arti visive e scienze, riflettendo sui possibili legami e i comuni percorsi.
Grande spazio in FilosofArti avrà anche il teatro. Nel cartellone del festival gallaratese sono, infatti, stati inseriti La pecora nera, elogio funebre del manicomio elettrico di Ascanio Celestini, che si terrà alle 21 di giovedì 6 marzo al teatro Condominio, e Finale di partita di Samuel Beckett, con e per la regia di Franco Branciaroli, in cartellone alle 21 di lunedì 10 al teatro delle Arti; mentre per le scuole è stato organizzato lo spettacolo Apologia di Socrate, da Platone e con Carlo Rivolta, in programma alle 10.30 del 4 marzo, sempre al teatro delle Arti.
Per concludere, si segnala la grande novità di questa terza edizione del festival: un interessante «microprogetto» incentrato su Alice nel paese delle meraviglie, che prenderà avvio, alle 21.00 di martedì 4 marzo, con la lezione magistrale Lo sguardo di Alice e i paradossi della verità di Carlo Sini e che prevede stage, spettacoli di danza e laboratori interattivi destinati ai bambini.
Le conferenze, i laboratori, le mostre sono a ingresso gratuito; a pagamento e su prenotazione gli spettacoli teatrali e le cene filosofiche.

Didascalie delle immagini
(fig. 1) Bianco-Valente, Aria, video w/o sound, 32". Progetto speciale per Nokia/Connect to Art ispirato da una poesia di Alda Merini. Opera in mostra alla Gam di Gallarate nell'ambito della mostra Bianco & Valente: Opere video e ambienti 1995-2008, a cura di Emma Zanella e Vittoria Broggini; (fig. 2) Bianco-Valente, Untitled, 1998, plotter a cera su tela, 79x104.5cm; Courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli. Opera in mostra alla Gam di Gallarate nell'ambito della mostra Bianco & Valente: Opere video e ambienti 1995-2008, a cura di Emma Zanella e Vittoria Broggini;

[Le immagini n. 1 e n. 2 sono state fornite da Giulia Airoldi e Patrizia Pastorelli, responsabili delle relazioni esterne della Gam di Gallarate]
(fig. 3) Lucia Ragni, Alessandro Albertin e Franco Branciaroli in Finale di partita di Samuel Beckett. In scena lunedì 10 marzo al teatro delle Arti di Gallarate; (fig. 4) Franco Branciaroli con Alessandro Albertin in Finale di partita di Samuel Beckett. In scena lunedì 10 marzo al teatro delle Arti di Gallarate; (fig. 5 e fig. 6) Ascanio Celestini in La pecora nera, elogio funebre del manicomio elettrico. Foto di: Maila Iacovelli - Fabio Zayed. In scena giovedì 6 marzo al teatro Condominio di Gallarate.

Informazioni utili
FilosofArti
. Gallarate – sedi varie. Informazioni: tel. 0331.784140. Dal 2 al 10 marzo 2008. Calendario su:
www.fondazioneculturalegallarate.it/filosofarti.htm.

sabato 1 marzo 2008

«Le lacime amare di Petra von Kant», una tragedia d'amore firmata Fassbinder

«Una regia di eccezionale forza espressiva, una straordinaria prova d’attrice e una stupenda compagnia»: non poteva trovare slogan migliore la città di Lugano per presentare lo spettacolo Le lacrime amare di Petra von Kant, commedia scritta nel 1972 da Rainer Werner Fassbinder, che va in scena alle 20.30 di martedì 4 e mercoledì 5 marzo al teatro Cittadella, nell'ambito della stagione 2007/2008.
Prodotta dallo Stabile dell'Umbria e dallo Stabile di Torino, in collaborazione con il Théatre national populaire Villeurbanne-Lyon, la piéce, che si avvale della regia di Antonio Latella, si configura come un coinvolgente viaggio nel labirinto dei sentimenti. Rainer Werner Fassbinder, enfant terrible della letteratura e della cinematografia tedesca, racconta, infatti, con questo suo lavoro la storia di una passione resa folle dai sensi, di una di quelle tante relazioni «adolescenziali», in cui non si è più capaci di distinguere l’amore «che tutto muove» dalla fisicità pura e semplice. Ma si sofferma anche su temi come la disintegrazione dell'io, il rapporto servo-padrone, il mondo delle relazioni amicali, familiari e passionali, relazioni che, talvolta, possono essere così esclusive e morbose, da implicare l’annullamento, la sottomissione, l’accettazione di compromessi e, persino, la perdita della propria identità.
Protagonista è Petra von Kant, trentaseienne stilista di successo, ricca, colta e amante del bello, vedova del primo marito e separata dal secondo, che si trova divisa fra una figlia che non conosce, una madre troppo assente, un’amica distratta e un’assistente onnipresente. Petra -qui interpretata dalla brava Laura Marinoni, premio Duse 2007 come miglior attrice- è un’anima disillusa, stanca di accettare regole non scritte e taciti accordi.
Il naufragio affettivo che ha vissuto le impedisce di trovare stimoli persino nel lavoro, fino a quando nella sua vita non appare la giovane e bella Karin Trimm, una ragazza di estrazione proletaria spregiudicata e senza scrupoli, presentatale dall'amica Sidonie von Grasenabb e desiderosa di inserirsi nel mondo della moda. Petra ne rimane totalmente ammaliata e le offre denaro e fortuna. I ruoli si ribaltano: la donna di successo, abituata a dominare gli altri, diventa schiava del suo oggetto amoroso e finisce per scambiare la passione per Karin con quell’amore assoluto cui aspira da sempre. La relazione si rivelerà, però, annientante e umilierà la stilista fino alla distruzione di ogni illusione e all’annullamento di ogni possibile consolazione, che non le potrà venire né dalla figlia, ridotta dal denaro al vuoto esistenziale, né tanto meno dal mondo insulso e artificioso che si affaccia nella sua casa-rifugio.
Testo, dunque, complesso, duro e a tratti violento come la lama di un rasoio quello di Fassbinder. Testo al femminile, che disegna i rapporti tra individuo e società, attraverso la descrizione di sei donne, ognuna incasellata nel proprio ruolo di madre, figlia, nipote, amica, aiutante, amante. Sei donne dalle identità diverse o forse sei lati di una stessa personalità.
Dopo Lugano, Le lacrime amare di Petra von Kant sarà a Trento (teatro Sociale, dal 6 al 9 marzo), Argenta (teatro dei Fluttuanti, 11 marzo), a Trieste (teatro Rossetti, dal 13 al 16 marzo), Pordenone (teatro Verdi, 18 e 19 marzo), Padova (teatro Verdi, dal 25 al 30 marzo), Bolzano (teatro Nuovo comunale, dal 3 al 6 aprile) e Genova (teatro della Corte, dal 29 aprile al 4 maggio).

Didascalie delle immagini
(fig. 1, 2 e 3) Immagine tratta dallo spettacolo Le lacrime amare di Petra von Kant di Rainer Werner Fassbinder, per la regia di Antonio Latella. Foto di Anna Bertozzi.

[Le immagini sono state fornite da Sabine Bardelle, ufficio informazione e comunicazione della Città di Lugano]

Informazioni utili
Le lacrime amare di Petra von Kant. Teatro Cittadella, corso Elvezia, 35 – Lugano. Data: da martedì 4 a mercoledì 5 marzo, ore 20.30. Ingresso: FCh 40.00/16.00. Informazioni: tel. +41.(0)919232433. Sito web:
www.luganoinscena.ch.

Curiosando nel web
Sito ufficiale di Laura Marinoni