Era il 1947 quando sulla terrazza del Museo d’arte moderna di New York prendeva vita l’
agenzia fotografia Magnum. Si andava così concretizzando il progetto messo a punto da
Robert Capa durante la guerra civile spagnola e discusso con altri fotografi come
Henri Cartier-Bresson,
George Rodger,
David Seymour e
William Vandivert. L’esigenza era quella di salvaguardare il lavoro del fotoreporter, rispettandone dignità professionale, sia dal punto di vista etico che da quello economico.
Attraverso la formula della cooperativa, i fotografi diventavano così proprietari del loro lavoro, prendevano decisioni collettivamente, proponevano autonomamente alle testate i propri servizi e mantenevano i diritti sui negativi, garantendo così una corretta diffusione delle loro immagini.
Alcuni protagonisti di quest’avventura fotografica individuarono specifiche aree geopolitiche e culturali di interesse:
Henri Cartier-Bresson scelse l'Asia e grazie a questa scelta compì diversi viaggi in Cina, India, Birmania e Indonesia; David Seymour si concentrò sull'Europa e George Rodger sull'Africa; mentre Robert Capa, dall'America, fu pronto a partire per ogni dove, dai principali teatri di guerra del mondo a luoghi meno noti.
Proprio questo modo di essere al centro dei grandi e piccoli eventi dell’umanità ha creato il mito di Magnum, agenzia che ha, di fatto, connotato e cambiato la percezione della cronaca e della storia del mondo. E ancora oggi Magnum, con le sue sedi a New York, Parigi, Londra e Tokyo, resta, nonostante le innovazioni del mondo dell’informazione, la fonte più autorevole di immagini per chi si occupa di veicolare notizie.
Per commemorare il settantesimo anniversario dalla nascita di questa prestigiosa agenzia fotografica nata da un’idea di Robert Capa, la più storica e la più autorevole nel mondo, l’Italia promuove ben cinque mostre tra
Torino,
Cremona e
Brescia.
Ad aprire le celebrazioni sarà
Camera – Centro italiano per la fotografia con la
rassegna «L’Italia di Magnum. Da Cartier-Bresson a Pellegrin» (dal 2 marzo al 21 maggio 2017), a cura di
Walter Guadagnini e
Arianna Visani.
Una carrellata di oltre duecento immagini racconterà eventi grandi e piccoli, personaggi e luoghi dell'Italia dal Dopoguerra a oggi, in un affascinante intreccio di fotografie iconiche e di altre meno note.
Una ventina gli autori in mostra, a partire da
Robert Capa, del quale è esposta una serie di fotografie dedicate all’Italia del post-conflitto bellico, e da
David Seymour, che nel 1947 riprese i turisti che tornavano a visitare la Cappella Sistina, l’eterna bellezza dell’arte italiana raccontata come il segno della rinascita di un’intera nazione.
Lungo il percorso si troveranno, quindi, le fotografie di
Elliott Erwitt dedicate a Roma e alle sue bellezze.
René Burri porterà, invece, lo spettatore all’interno della storica mostra di
Picasso che si tenne a Milano nel 1953, un evento indimenticabile per la cultura italiana, che tornava a confrontarsi con i grandi miti della contemporaneità. Mentre
Herbert List metterà lo spettatore «a tu per tu» con Cinecittà ai tempi che videro la nascita dell'«Hollywood sul Tevere».
Tra gli episodi italiani dei quali renderà conto la mostra torinese ci sono, poi, i funerali di Togliatti ripresi da
Bruno Barbey, il trionfo di
Cassius Clay alle Olimpiadi del 1960 raffigurato da
Thomas Hoepker, le giornate del G8 di Genova negli scatti di
Thomas Dworzak,la veglia per la morte di
papa Giovanni Paolo II nelle immagini di
Paolo Pellegrin.
Le celebrazioni proseguiranno a
Cremona, al
Museo del violino, dove si terrà la
mostra «Life – Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia», a cura di
Marco Minuz.
L’esposizione intende analizzare, per la prima volta in assoluto, il rapporto tra l’agenzia fotografica ideata da Robert Capa e il leggendario settimanale «Life», creato nel 1936 da
Henry Luce, già editore di «Time», le cui pubblicazione continuarono fino al 1972 e contribuirono a creare un’identità e una cultura nazionale americana.
Tra le serie fotografie che sarà possibile vedere si segnalano quella di
Dennis Stock su
James Dean, quella di
Philippe Halsman con i ritratti di
Marylin Monroe,
Salvador Dalì e
Mohamed Ali, ma anche il racconto che
Bruno Barbey offre della guerra del Vietnam e le immagini dello sbarco in Normandia visto attraverso gli occhi di Robert Capa.
A chiudere la carrellata di mostre italiane dedicate alla Magnum è
Brescia che, in occasione della prima edizione del
Brescia Photo Festival (dal 7 al 12 marzo 2017), ospiterà ben tre esposizioni (tutte aperte fino al 3 settembre 2017).
Si parte, negli spazi del
Museo di Santa Giulia, con
«Magnum First», che ripropone, per la prima in Italia, oltre ottanta stampe vintage in bianco e nero di
Henri Cartier-Bresson,
Marc Riboud,
Inge Morath,
Jean Marquis,
Werner Bischof,
Ernst Haas,
Robert Capa ed
Erich Lessing, accompagnate dagli scritti degli autori.
Questa mostra è stata fortunosamente ritrovata nel 2006, ancora chiusa nelle sue casse, dopo essere stata dimenticata in una cantina di Innsbruck nel lontano 1956 e riemerge, ora, per la prima volta dopo essere stato restaurato.
Sempre a Santa Giulia ci sarà anche
«Magnum - La première fois» con i servizi che hanno reso celebri venti conosciuti fotografi Magnum, tramite proiezioni e stampe originali. Inoltre, nella sede della
Camera di commercio di Brescia, sarà possibile ammirare per la prima volte le proiezioni di
«Brescia Photos», tre reportage su Brescia ed il suo territorio realizzati nel 2003 da tre celeberrimi reporter Magnum:
Harry Gruyaert,
Alex Majoli e
Chris Steele-Perkins.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Roberto Cavalli. Milan, Italy 2007. © Paolo Pellegrin/Magnum Photos; [fig. 1] Il pittore spagnolo Salvador Dalì. «Dali Atomicus». 1948 © Philippe Halsman/Magnum Photos; [fig. 2] Usa. New York City. 1955. James DEAN haunted Times Square© Dennis Stock/Magnum Photos; [Fig. 3] Roberto Cavalli. Milan, Italy 2007. © Paolo Pellegrin/Magnum Photos; [fig. 4] Steve McCurry: Afghanistan, 2002. © Magnum Photos
Informazioni utili
«L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin». Camera – Centro Italiano per la Fotografia, via delle Rosine, 18 – Torino. Orari (Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura): lunedì, ore 11.00 – 19.00; martedì chiuso; da mercoledì a domenica, ore 11.00 – 19.00; giovedì, ore 11.00-21.00. Ingresso: intero € 10,00; ridotto (fino a 26 anni e over 70) € 6,00; gratuito per bambini fino a 12 anni, possessori della Torino+Piemonte Card e iscritti all’Ordine dei giornalisti. Informazioni: camera@camera.to. Sito internet: www.camera.to. Dal 23 marzo fino al 21 maggio 2017.
«Life – Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia». Museo del violino, piazza Marconi - Cremona. Orari: dal lunedì al giovedì, dalle ore 10.00 alle ore 18.00; dal venerdì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Ingresso: intero € 10,00. Informazioni: cell. 0372.080809 o info@museodelviolino.org. Sito internet: www.museodelviolino.org. Dal 4 marzo all'11 giugno 2017. La mostra è prorogata fino al 2 luglio 2017.
«Brescia Photo Festival». Sito internet: www.bresciaphotofestival.it. Dal 7 al 12 aprile 2017.