Ago e filo per raccontare la devozione mariana: si potrebbe riassumere in questo modo il progetto di Nadia Nespoli per la Chiesa di San Raffaele Arcangelo a Milano. L’artista lombarda, anima del Laboratorio Artemisia alla Casa di reclusione di Bollate, presenta in questo luogo sacro di impianto barocco, consacrato da Carlo Borromeo nel 1582, una nuova opera di fiber art: «Maria» (2019).
Si tratta di un quadro azzurro, intrecciato a mano all’uncinetto, ispirato a un’iconografia antica.
Monsignor Domenico Sguaitamatti - rettore della chiesa, ubicata a due passi dal Duomo, il cui progetto di costruzione è stato variamente attribuito a Pellegrino Tibaldi o all’architetto genovese Galeazzo Alessi- spiega a tal proposito: «soprattutto nelle icone bizantine, capita di vedere la Madonna Annunciata non con un libro in mano, come nella tradizione occidentale, ma con un fuso, con fuso e conocchia, o semplicemente con una matassina di cotone». La filatura, infatti, non soltanto era un’attività comune alle donne ebraiche, ma porta in sé anche un profondo significato simbolico: nel suo atto di generare un filo, Maria salda le due nature (umana e divina) del figlio che porta in grembo.
L’opera -collocata dal 5 al 31 ottobre in una teca illuminata, davanti a uno degli altari laterali- fa uso volutamente di una tecnica popolare antica, umile e ripetitiva, che sollecita le dita come il rosario. Il filo di cotone azzurro, colore che richiama il velo di Maria, simboleggia il filo del tempo, il filo di un legame, e il filo dell’intima narrazione che cambia seguendo lo sguardo dell’osservatore.
I colori del mare e del cielo giocano un ruolo da protagonisti anche al Santuario di Santa Maria alla Fontana, chiesa nel cuore del quartiere Isola, fatto erigere in aperta campagna nel 1506 da Carlo II d’Amboise, governatore di Milano durante la dominazione francese. Per secoli questo luogo sacro fu un oggetto di devozione per un’antica fontana ritenuta miracolosa e per lungo tempo svolse anche un ruolo chiave nel sistema sanitario e assistenziale di Milano, accanto all’Ospedale Maggiore e al Lazzaretto.
A richiamare la storia e il significato del santuario milanese, davanti all’ingresso della stanza della fonte miracolosa, riallestita con bocchette d’acqua zampillante e decorata con gli affreschi cinquecenteschi attribuiti alla bottega di Bernardino Luini, c'è ora un'installazione di Nadia Nespoli, intitolata «Segnaletica simbolica» (2015), che accoglie i visitatori con tre elementi tridimensionali di forma circolare, ricavati da bobine in legno per cavi.
Ciascun disco in legno, dipinto di colore azzurro, è una sorta di segnale stradale e, nel contempo, traccia sacra e industriale che, emergendo dal traffico cittadino, si staglia per contrasto sull'architettura antica dei chiostri.
In modo analogo alle Madonnelle poste nelle edicole e ai lati delle strade, le tre edicole sacre di «Segnaletica simbolica» sono, spiega l’artista, «una segnalazione di percorso, per invitare chi cammina a fermarsi e pensare, pregare, fare un atto di devozione».
«In entrambi gli interventi» di Nadia Nespoli per questo ottobre meneghino -sottolinea Margherita Zanoletti, curatrice delle due mostre, riunite sotto il titolo «Azzurro contemporaneo»- «il rifiuto della figurazione dà origine a una nuova riflessione immersa nella semplicità del colore azzurro, riferimento a Maria di Nazareth». Il sacro incontra così il contemporaneo, in un gioco di rimandi legati tra loro dal «filo della devozione».
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Nadia Nespoli, «Maria» (2019), tela ad uncinetto su telaio, 110x110 cm; [fig. 2] Esterno della Chiesa di San Raffaele a Milano; [fig. 3] Nadia Nespoli, «Segnaletica simbolica I» (2015), tecnica mista su legno,
diametro 50 cm
Informazioni utili
Nadia Nespoli | «Azzurro contemporaneo». «Maria» (2019). Chiesa di San Raffaele, via San Raffaele, 3 - Milano. Orari: lunedì – venerdì 9.30 – 18.30 | sabato 16.00 – 18.00. Ingresso libero. «Segnaletica simbolica». Chiesa di Santa Maria alla Fontana, piazza Santa Maria alla Fontana, 7 – Milano. Orari: lunedì-domenica 9.30 – 12.00, 14-30 – 17.30. Ingresso libero. Dal 5 al 31 ottobre 2019.
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