«Esiste una leggenda che racconta di un bambino mai cresciuto, che ha sempre voluto volare senza regole, selvatico nell’anima e nel cuore». Quel bambino era Domenico Clerico, un grande nome del Barolo in Italia e nel mondo. La storia della sua prestigiosa cantina, a Monforte d’Alba, coincide con la storia di un uomo che ha rivoluzionato il concetto della viticoltura nelle Langhe, animato dal desiderio di sperimentare per raggiungere l’eccellenza che da sempre caratterizza i suoi vini.
Domenico Clerico è stato un precursore nello studio del Nebbiolo, ma anche della Barbera D’Alba e del Dolcetto, il vino da cui ha iniziato a costruire il suo sogno già dal 1976. Il suo legame intenso con la terra, il lavoro instancabile tra i filari e la passione per il «nettare di Bacco», quel liquido speciale che «unisce il cielo e la terra» e nel quale «vivono sangue, luce e amore», hanno costruito negli anni un patrimonio unico, che oggi viene portato avanti dalla moglie Giuliana e da un team di esperti guidato da Oscar Arrivabene, enologo e direttore generale.
Un'azienda moderna è un'azienda che si rinnova, mantenendo fede alla propria storia, devota a una filosofia che attraversa inalterata il tempo. Domenico Clerico voleva creare un vino che sapesse racchiudere in sé «eleganza, capacità di invecchiare, ricchezza al palato e note fruttate». Un vino che fosse ambasciatore di un territorio, che sapesse raccontare le Langhe, sito patrimonio mondiale dell’Umanità di Unesco.
Quello di Domenico Chirico era un lavoro plasmato di umiltà e genio, di studio e voglia di sperimentare. Era un'arte e proprio al mondo dell'arte ha guardato l'azienda piemontese per un suo nuovo progetto.
Nel 2020 è nato «Arte Edizione Limitata», con l’intento di trasmettere attraverso opere d’arte trasformate in etichette, l’essenza del vino Arte Langhe Rosso DOC di Domenico Clerico. Bruno Murialdo, autore di «pinto-poesie, libere come le ali di un passero», e Paolo Baraldi, detto «il Baro», sono stati i primi due artisti scelti per impreziosire e personalizzare i grandi formati dell’annata 2019, con cinque illustrazioni ciascuno.
Quest’ anno, invece, l’azienda ha deciso di fare un accordo su base triennale con l’Accademia di Belle Arti di Torino istituendo un premio per coinvolgere e sostenere i giovani creativi, per stimolare i talenti di domani a raccontare il connubio tra arte e vino, frutto di un mix speciale di bellezza, radici, valori e legame con il territorio.
«L'iniziativa rappresenta per i nostri studenti - racconta Paola Gribaudo, presidente dell'ente educativo piemontese - un’occasione di formazione e crescita al di fuori dalle aule della scuola. La creatività delle nuove generazioni - che in Accademia non studiano solo pittura, scultura o incisione, ma anche fotografia, digital art, progettazione artistica per l’impresa, design e decorazione, nuove tecnologie - può portare una nuova visione a un prodotto di grande qualità come il vino della cantina Domenico Clerico».
Ogni partecipante sarà chiamato a realizzare, con qualsiasi tecnica espressiva, un minimo di cinque opere inedite sul tema arte-vino. Una commissione decreterà i due vincitori che riceveranno un premio in denaro.
Una rosa di dieci diverse etichette celebrerà, quindi, le caratteristiche dell’annata e la personalità dell’Arte Langhe Rosso DOC di Domenico Clerico. Successivamente il cliente che acquisterà il vino potrà scegliere l’etichetta preferita tra quelle proposte e personalizzare così la propria bottiglia di «Arte» realizzata in un numero limitatissimo di esemplari, solo su prenotazione attraverso il sito dell’azienda.
Il termine di iscrizione alla prima edizione del Premio Domenico Clerico scade domenica 30 maggio 2021 (entro le ore 18); le opere dovranno essere consegnate dai partecipanti entro giovedì 15 luglio 2021. Successivamente verranno resi noti i nomi dei vincitori.
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